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 2016  settembre 21 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Ieri hanno parlato di migranti papa Francesco e il presidente Obama, e daremo subito conto di questi discorsi importantissimi e che ci spingono con parole alate all’accoglienza di questi poveri disgraziati. È però necessario far precedere questo resoconto con la cronaca di quanto succede a Calais e con le parole, poco alate ma più concrete, del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

Che cosa succede a Calais?
A Calais i camion che dalla Francia vogliono passare in Gran Bretagna formano lunghe file, e migliaia di profughi, accampati là intorno - si parla di almeno diecimila esseri umani -, stanno in agguato, pronti a saltare a bordo di qualche tir distratto e sbarcare dall’altra parte. Il campo in cui aspettano il loro momento si chiama Giungla. Adesso gli inglesi hanno versato nelle casse dei francesi 3,2 milioni di euro e con quei soldi i francesi sono impegnati a costruire un muro lungo un chilometro e alto quattro metri che tenga a bada, suppongo in modo definitivo, quei disperati. Il cantiere è stato aperto ieri, il muro si chiama, con poca fantasia, Great Wall, sarà pronto prima di Natale e, per quanto riguarda gli inglesi, il problema si direbbe risolto. I diecimila destinati a restare al di qua della barriera saranno distribuiti tra i vari comuni francesi. Che cosa c’è di più europeo della Francia e dell’Inghilterra? Questo è dunque il punto di vista europeo sul problema. Del resto la Brexit è stata provocata prima di tutto dal problema di questi stranieri straccioni che pretendono di infilarsi nelle nostre città, la Merkel perde un’elezione dopo l’altra a causa di un punto di vista troppo accogliente, in Austria, per questo, avremo probabilmente un presidente filonazista, i paesi dell’Europa orientale minacciano di lasciare la Ue, un altro muro tiene bloccato lo straniero nei Balcani, eccetera eccetera. Quindi, il papa e Obama hanno pronunciato bellissime parole, di cui il mondo - registriamolo - non tiene minimamente conto.  

Il sindaco di Milano, nella lettera che ha scritto l’altro giorno, ha chiarito che la questione migrazione non è un’emergenza, ma uno stato di necessità permanente. I disperati continuano ad arrivare e non si fermeranno, dato che non sono state cacciate dal mondo la guerra, la fame e la miseria.
È quanto ci ricorda il giovane sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà: «Non è più un’emergenza» dice «il flusso delle navi che arrivano è continuo e costante. Tra la primavera e l’autunno da noi arriva una nave a settimana, con picchi d’estate di navi con 800-1000 migranti. Reggio è centro di primissima accoglienza. Una volta fatte tutte le visite mediche, i migranti devono essere trasferiti in altre città che sono centro d’accoglienza. Questa procedura che sulla carta è di poche ore, dura settimane e spesso anche mesi. Allora l’amministrazione comunale deve individuare strutture di destinazione diverse, come palestre, campi sportivi e centri civici per l’accoglienza. Abbiamo 800 impiegati in pianta organica mentre  ne sarebbero previsti 1.697. Gli arrivi comportano l’attivarsi della macchina amministrativa. Il Comune ha vincoli di spesa, non può ricorrere all’indebitamento, non può assumere personale e deve ridurre di anno in anno la spesa corrente». Infatti la crisi economica e le rigidità imposte dalla moneta unica, almeno da questa parte del mondo, si intrecciano drammaticamente con la marea di quelli che si spostano.  

Renzi che dice? Perché so che ieri, su questa faccenda, ha parlato anche Renzi.
Renzi è a New York per il vertice Onu sui rifugiati, ha anche ricevuto dalle mani di Kerry, che lo ha assai elogiato, il Global Citizen Award. Sui migranti ha detto che, se l’Europa continua così, l’Italia dovrà fare da sola. Significa che Renzi si prepara a stringere accordi bilaterali con i paesi africani per risolvere il problema, invece che sul luogo degli arrivi, sui luoghi delle partenze. Anche dalle parole di ieri, la rottura con Merkel e Hollande sembra forte. Il nostro premier ha anche detto quello che è sotto gli occhi di tutti, e cioè che in ogni Paese - e specialmente in Francia e in Germania - si avvicinano le elezioni, e i cittadini non vogliono in genere avere a che fare con siriani, afgani e quant’altro, quindi i governi non possono non tenerne conto se vogliono restare al potere. È l’equivoco della democrazia, e l’illusione che l’opinione della maggioranza sia sempre quella giusta.

• Obama che ha detto?
Era il suo ultimo discorso da presidente all’assemblea dell’Onu. Riassumiamo i concetti con due frasi: «Dobbiamo correggere la globalizzazione, ma no ai nazionalismi e ai populismi». E: «Un paese circondato dai muri imprigionerebbe se stesso». Parole che vanno lette anche in un senso elettorale, dato che il repubblicano Trump vuole costruire un muro tra Stati Uniti e Messico.  

Papa Francesco?
Le vittime della guerra che scappano dalle loro terre «incontrano troppe volte il silenzio assordante dell’indifferenza, l’egoismo di chi è infastidito, la freddezza di chi spegne il loro grido di aiuto con la facilità con cui cambia un canale in televisione. A loro viene spesso dato, come a Gesù, l’aceto amaro del rifiuto». Il pontefice ha parlato ad Assisi, chiudendo l’evento interreligioso “Sete di Pace”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. A pranzo, Francesco ha mangiato seduto in mezzo a 25 migranti.
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