Corriere dlela Sera, 21 settembre 2016
«Moretti, 16 anni per la strage di Viareggio». Ecco cosa chiedono i pm
La condanna più pesante, 16 anni di carcere, i pm la chiedono per Mauro Moretti, all’epoca dei fatti amministratore delegato di Ferrovie e oggi ad di Leonardo-Finmeccanica, nominato cavaliere del lavoro dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Quindici invece gli anni di reclusione chiesti per un altro super manager, Michele Mario Elia, ex ad di Rete ferroviaria italiana, già alla guida della direzione tecnica. Poi segue una raffica di richieste (dai 5 ai 13 anni di carcere) per altri 27 imputati, dirigenti, tecnici e manager (quattro invece le richieste di assoluzione), con accuse che vanno dal disastro ferroviario colposo all’omicidio colposo plurimo, dall’incendio colposo alle lesioni colpose gravi e gravissime.
Ieri, al centro congressi di Lucca trasformato in un’aula di tribunale, davanti ai familiari delle 32 vittime della strage della stazione di Viareggio (29 giugno del 2009), si è chiuso un primo capitolo del processo. «Le richieste dell’accusa non ci hanno meravigliato e neppure entusiasmato – ha commentato Marco Piagentini, che nella sciagura ha perso moglie e due figli ed è rimasto ustionato sul 98% del corpo —. Ringraziamo i pm, ma adesso bisogna far presto perché si rischia la prescrizione».
Già, perché dopo 7 anni d’inchiesta complicatissima, a febbraio dell’anno prossimo i reati di incendio colposo e lesioni colpose rischiano di estinguersi. «E senza queste due accuse – continua Piagentini – giustizia e verità resterebbero una chimera».
Secondo l’accusa le responsabilità sono evidenti: controlli mal eseguiti, superficialità e macchinari obsoleti che determinarono il deragliamento del treno-cisterna carico di gas. I pm Giuseppe Amodeo e Salvatore Giannino hanno chiesto anche sanzioni, di un milione di euro ciascuna, per Ferrovie dello Stato, e le controllate Rfi, Trenitalia e Fs Logistica e le straniere Gatx Rail Austria, officine Jugenthal Waggon Hannover (dove fu fatta la manutenzione dell’asse del vagone) e Gatx Rail Germania. Il processo proseguirà con le arringhe dei difensori. A novembre la sentenza.