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 2016  settembre 21 Mercoledì calendario

PICASSO, LE PANTOFOLE E L’AMORE A FONDO PERDUTO

Quando si chiude una storia d’amore, le conseguenze della rottura possono essere molto differenti. C’è chi non ne vuole più sapere dell’ex partner e chi intraprende strategie per tentare una ricucitura. C’è chi restituisce gli oggetti personali e chi rimanda indietro persino i regali ricevuti. Ma a volte c’è anche chi pretende che i regali fatti vengano restituiti. Gesto poco galante? Senz’altro. Ma se i regali in questione consistono in quadri di Picasso, di Klimt o di Klee, oppure i gioielli da centinaia di migliaia di euro, può anche capitare di dimenticare il galateo. Così nel momento della separazione dopo una convivenza decennale, Giuseppe Gazzoni Frascara ha fatto causa a Katherine Price per ottenere la restituzione dei suoi presenti. Il contenzioso che andava avanti dal 2006 è arrivato lunedì alla Cassazione. La sentenza che riguardava tredici opere d’arte ha stabilito che i regali non si toccano. A parte due: un Picasso e un diamante da tredici carati, che tra l’altro non sono più in possesso di Katherine Price. Perciò la richiestissima designer americana, nota anche come lady Mondadori, essendo anche la ex di Leonardo Mondadori, dovrà pagare a Gazzoni un controvalore di un milione di euro.

A cosa si deve quest’eccezione? Da un lato c’è la circostanza che i due regali non fossero stati fatti in un occasione ufficiale – San Valentino o un compleanno – ma erano stati un tentativo per farsi perdonare un’assenza a una festa. D’altro canto il contentino che l’imprenditore torinese, magnate dell’Idrolitina, ex presidente del Bologna e grande accusatore nell’inchiesta Calciopoli, aveva dato alla sua compagna non era mai stato registrato da un notaio. Quindi, i regali per le ricorrenze rimangono in mano di lei, mentre Picasso e diamante vanno restituiti, o meglio risarciti. In una situazione simile, mi viene in mente un vecchio pezzo degli Offlaga Discopax in cui il cantante racconta di una separazione senza rivalse e, pur essendo ferito dall’abbandono, decide di rimandare indietro almeno una delle due pantofole De Fonseca alla sua ex. La canzone si chiude con un amletico dubbio, se restituire le setole o il manico dello spazzolino. Dunque, sebbene la Suprema corte abbia stabilito che “la portata economica delle elargizioni va commisurata alle condizioni dei soggetti, che in questo caso disponevano di ingenti patrimoni”, mi sembra che si intraveda una differenza di stile fra chi dispone di ingenti patrimoni e chi no. Inoltre, è possibile che fosse soltanto Gazzoni a elargire costosissimi regali, in una postura cavalleresca piuttosto arcaica e machista, oppure la Price ha avuto il buon gusto di non chiedere indietro quelli che aveva fatto lei? La magra consolazione per tutti noi che non disponiamo di un “elevatissimo tenore di vita” è che se ci prende una fase di amour fou, e a uno viene in mente di fare un regalo spropositato, se la storia d’amore va a rotoli, magari la giustizia dei tribunali ce lo fa riavere indietro. L’importante è non dirlo a un notaio. Se sarete banali con il solito un mazzo di fiori o dei cioccolatini, quelli sono sicuramente a fondo perduto.