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 2016  settembre 21 Mercoledì calendario

Con Emiliano, Merola e Piloti anche il 2017 rischia di essere un annus horribilis

Speriamo che la musica cambi ma settembre 2016 non sembra poter passare alla storia come un mese d’ottimismo per l’economia reale italiana. Le discussioni sui decimali di Pil e sui rischi di un 2017 nuovo annus horribilis stanno lasciando il segno e, cosa ancor più preoccupante, sembrano dar spazio a comportamenti contraddittori o addirittura autolesionistici. Data per smarrita la diritta via amministratori locali e piccoli sindacati si sono dati all’improvvisazione e al protagonismo. Le cronache di questi giorni ci segnalano infatti il governatore Michele Emiliano che chiede il sequestro degli impianti dell’Ilva, il sindaco di Bologna Virginio Merola che invece ripubblicizza il sistema fieristico e, dulcis in fundo, i piloti dell’Anpac che tentano ancora una volta di sabotare il risanamento dell’Alitalia. Tre robusti indizi fanno ancora una prova: manca quel senso di responsabilità che pure le avverse condizioni del ciclo economico renderebbero necessario. L’Ilva aspetta di essere venduta e sostenere oggi lo stop alla produzione – come ha fatto Emiliano – serve solo a sabotare l’unica exit strategy possibile. Ripubblicizzare la Fiera di Bologna per evitare di razionalizzare gli organici sa tanto di Gepi 2.0 e mettere in difficoltà la nuova Alitalia vuol dire legarle le mani in una competizione che si fa sempre più dura. Discutiamo pure se le scelte che il governo si appresta a fare per la legge di Bilancio sono adeguate o meno ma nel frattempo diamoci un codice comune di comportamento. La siderurgia italiana e i suoi posti di lavoro vanno salvati o no? Le municipalizzate devono dimagrire o invece allargare il loro raggio di attività? E il turnaround dell’Alitalia va aiutato o meno? A noi le risposte sembrano ovvie, purtroppo dobbiamo constatare che non è così. Oltre al populismo c’è anche il fai-da-te.