Corriere della Sera, 21 settembre 2016
Perez, l’ultima dispersa di Amatrice
C’è un giallo ad Amatrice. Una storia dai contorni poco chiari che tiene impegnate due ambasciate. Un uomo cerca sua moglie. Ma dal giorno del terremoto non ne ha più tracce.
Lui è romeno, si chiama Gabriel, e vive ai confini con la Moldavia, assieme ai due figli, piccoli, entrambi con problemi. Lei, cubana, era partita per venire in Italia dove aveva detto di aver trovato lavoro. Il marito l’aveva sentita fino al giorno prima del sisma e lei gli aveva parlato di un impiego come assistente familiare ad Amatrice. Forse badante. Forse colf.
Poi il terremoto. E da quel momento le notizie si sono interrotte. Lui ha chiamato, invano, il suo telefonino. A lungo. Ripetutamente. Nulla. Alla fine si è rivolto al numero d’emergenza dell’ambasciata di Romania. E sono iniziate le ricerche. Difficili per le frammentarie notizie. L’uomo non ha saputo fornire dettagli sulla famiglia presso la quale la donna risiedeva. Non sapeva né il nome, né l’indirizzo del posto di lavoro. Ha fornito una foto. Uno scatto in cui si vede una signora dalla grinta non sfiorita, i tratti sudamericani, i capelli scuri tirati all’indietro con un fermaglio, il naso piccolo, le sopracciglia ben disegnate e il mento volitivo. Un crocifisso al collo. Di lei l’ambasciata romena conosce solo il nome: Perez Reyes Lisned. E la provenienza: Cuba.
Ma dove è finita? Il suo nome non è nell’elenco delle 297 vittime del sisma del 24 agosto. Che possa essere ancora sotto quel tragico teatro delle macerie, dove, ogni giorno, i Vigili del fuoco, faticano non poco a tenere lontano una folla di geometri, ingegneri, pseudoesperti, semplici curiosi in visita? Difficile capirlo prima che vengano rimossi muri crollati, palazzi implosi, e oggetti personali caduti sulla strada, ancora ostaggio di un rimpallo tra inchieste e indecisioni. Fino a che non saranno tolti nessuno può escludere che alcuni segnali siano dovuti non solo ai rifiuti alimentari nascosti sotto quei sassi.
Ma ufficialmente l’allarme non è scattato. All’ambasciata romena spiegano che «è stato fatto tutto il possibile per cercare di rintracciarla. Sono state chieste informazioni. Ma la signora sembra svanita nel nulla. È stata interessata l’ambasciata di Cuba. Di più non possono fare».
I Vigili del fuoco hanno cercato a lungo per verificare ogni segnalazione di potenziali dispersi, magari poi trovati altrove perché si erano allontanati la notte stessa del terremoto o magari avevano cambiato programma all’insaputa della famiglia. Forse il timore delle ambasciate, che non chiedono a gran voce la sua ricerca, è che quello della signora cubana possa trattarsi di un caso simile? In attesa ci sono due bimbi che hanno un gran bisogno della mamma. Se qualcuno l’ha vista farebbe bene a segnalare sue notizie.