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 2016  settembre 21 Mercoledì calendario

SIENA DEVE RITROVARE AUTOREVOLEZZA

Due macigni gravano sul percorso che il Monte dei Paschi ora deve affrontare, dopo l’improvviso e assai debolmente motivato avvicendamento dell’amministratore delegato Fabrizio Viola che aveva dato un apporto fondamentale al risanamento della Banca: decidere, ai fini dell’irrobustimento del capitale, quale deve essere l’ammontare dell’aumento dello stesso e quale l’importo della conversione volontaria, e limitata agli investitori istituzionali, delle obbligazioni subordinate; procedere alla nomina del nuovo presidente dopo che Massimo Tononi, in conseguenza della maldestra operazione che ha riguardato Viola, ha rassegnato anch’egli le dimissioni, che scatteranno dalla prossima assemblea. Il personale, che è preparato e avverte molto lo spirito di appartenenza, certamente farà del suo meglio per contribuire al rilancio dell’Istituto. Tuttavia, la predisposizione del piano industriale, che sembrerebbe slitti oltre il termine di fine mese che era stato previsto da Viola, é fondamentale per progettare la ricapitalizzazione, richiesta dalla Vigilanza unica per 5 miliardi complessivamente: è il documento con cui il nuovo amministratore delegato, Marco Morelli, che ieri si è insediato ufficialmente, è chiamato a dar prova della propria competenza e dell’autonomia, anche nei confronti del consorzio che garantirà l’aumento di capitale – pur remando, entrambi, con la medesima rotta – nonché della capacità di aggregare consensi e adesioni. Non sarà facile realizzare sia l’aumento vero e proprio, sia, e a maggior ragione, la conversione. Ma al plurisecolare istituto va assicurato un futuro in cui esso non compaia più con problemi rilevanti ancora da affrontare, pur dopo averne risolto di molto importanti, ma soprattutto si illustri finalmente per l’operatività, per le strategie, per il modo in cui sia capace di bilanciare il suo ruolo territoriale (soprattutto in Toscana) con il profilo di terza banca nazionale e con le medesime possibili proiezioni estere. Cruciale sarà come tutto ciò si combini con lo smaltimento dei 27 milioni di sofferenze lorde con il concorso di Atlante. Ricapitalizzazione e liberazione della zavorra delle sofferenze «simul stant, simul cadent».
È fondamentale anche l’attivazione sin d’ora della piena ripresa del sostegno di imprese e famiglie e di una migliore tutela del risparmio. Ma non meno cruciale è la scelta del nuovo presidente, che si dovrà caratterizzare per competenza, onorabilità, esperienza e per grande autonomia di giudizio e di azione, sia nei confronti dell’economia sia della politica. Sarebbe grave se si desse l’impressione di aderire a indicazioni, anche in questo caso, del consorzio di garanzia o se si trattasse di indirette applicazioni di uno spoil system governativo. No a misure eterodirette, sia dal privato sia dal pubblico. L’autorevolezza assoluta, anche a livello internazionale, è fondamentale. Prima si decidono queste misure, meglio è,anche se appare prevalere per la ricapitalizzazione il proposito di lanciarla tra la fine dell’anno e quello nuovo dopo il referendum costituzionale. Ora, però, dopo avvicendamenti e decisioni azzardate non si può più sbagliare.