
Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Migliaia e migliaia di italiani vogliono diventare consiglieri comunali, come si capisce dall’enorme quantità di liste e di candidati che sono stati messi in corsa. I termini per la presentazione di questi elenchi scadevano ieri, e, visto l’elenco dei partecipanti alla corsa, Silvio Viale, che partecipa con i radicali di Torino, ha detto che devono esserci per forza un bel po’ di firme fasulle dato che, dividendo i cittadini per gli aspiranti consiglieri, viene fuori il numero 17, cioè almeno un torinese ogni 17, poppanti compresi, avrebbe sottoscritto una delle formazioni.
• Quali sono le città più importanti chiamate alle urne? E quando voteremo?
Voteremo il 5 giugno e le città più importanti, quelle che spingeranno maggiormente a una lettura politica del voto, sono Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. È tutto abbastanza incerto, e persino a Torino, dove Fassino era sicuro di vincere al primo turno, si segnala una rimonta importante della candidata cinquestelle, Chiara Appendino, tale da rendere piuttosto importante il ballottaggio. In generale, il pericolo del ballottaggio, per i candidati di Renzi, sta nel fatto che il premier ha polarizzato contro di sé una tale ondata di antipatie che l’avversario dei suoi uomini potrebbe convogliare i voti sia di destra che di sinistra, per il puro gusto di battere l’uomo che vuole stare solo al comando. È un fenomeno che abbiamo già visto all’opera con Berlusconi.
• Mi figuro che il posto dove questi sentimenti prepolitici agiranno maggiorente è Roma.
A Roma un sondaggio pubblicato proprio ieri dal Corriere della Sera mostra che Marchini ha messo a segno un recupero formidabile da giorno in cui Berlusconi ha deciso di abbandonare alla sua sorte Bertolaso e di far convogliare su di lui i voti di Vorza Italia. In pratica, nella Capitale, la situazione è questa: la Raggi è certa di andare al ballottaggio, oggi il pacchetto dei suoi consensi sfiora il 30%. Si battono per il secondo posto, in un range che sta tra il 20 e il 22, Marchini, la Meloni e Giachetti. Quello che sta peggio, tra questi tre, è proprio Giachetti, anche se la forchetta è troppo piccola per essere del tutto credibile. Al ballottaggio, secondo quello che scrive il Corriere, la Raggi vincerebbe contro ciascuno degli altri candidati. In pratica, è come se Roma avesse già il suo sindaco che, per la prima volta nella storia, sarebbe una donna.
• E a Milano?
A Milano pretendono di diventar sindaci in 9, sostenuti da 17 liste. Sei di queste appoggiano Stefano Parisi, candidato di un centro-destra che qui risulta unito (Forza Italia, Lega Nord, Milano Popolare, Partito dei Pensionati, Fratelli d’Italia, Io Corro per Milano). Quattro stanno con Sala, candidato di Renzi (Pd, SinistraXMilano, Italia dei Valori, e la lista Beppe Sala - Noi, Milano). Salvini è capolista per la Lega, la Gelmini per Forza Italia, i forzisti hanno candidato anche l’ex calciatore Giuseppe Massaro, l’ex sindaco Gabriele Albertini, il professor Stefano Zecchi e il pensionato Vincenzo Sicignano, diventato famoso per aver ucciso un ladro di 22 anni che gli era entrato in casa. Tra i democratici il caso curioso di Carmela Rozza, assessore uscente dei Lavori Pubblici, che, sfruttando nome e cognome, si fa propaganda come «CRozza». Tra gli altri: il figlio dell’oncologo Veronesi, in corsa con il Pd, la moglie di Vecchioni, Daria Colombo, l’editrice Rosellina Archinto, Benedetta Barzini, tutti nella lista SinistraXMIlano. C’è anche la soubrette Simona Tagli, candidata da quelli di Fratelli d’Italia.
• Napoli? Mi sa che rivince De Magistris.
Ieri s’è fatto un po’ di rumore per la candidatura di Antonio Borriello, l’uomo che nel furbo filmato di Fanpage, rimborsava l’euro agli elettori che avevano votato per la Valente. Per la quale il pronostico non è troppo incoraggiante: al ballottaggio contro De Magistris dovrebbe andare Gianni Lettieri che cinque anni fa venne sconfitto da De Magistris al ballottaggio dopo aver largamente dominato il primo turno (ma senza superare il 50%). Quest’anno12 liste sostengono Lettieri e 15 De Magistris. Il candidato 5 Stelle, Matteo Brambilla, qui non sembra avere troppe possibilità. Ma forse non ci si deve fidare troppo dei sondaggi.
• Bologna?
I sondaggi dànno vincente il sindaco uscente Virginio Merola, che l’altra volta superò il 50% per un pelo. Stavolta sembra che non riuscirà ad evitare il ballottaggio nel quale dovrebbe vedersela con la leghista Lucia Borgonzoni, sostenuta da tutto il centro-destra, unito anche qui come a Milano. Con lei c’è Stefano, il figlio del grande, e rimpianto, Giacomo Bulgarelli. la moglie di Vecchioni, che si chiama Daria Colombo, vuole diventare sindaco
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