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 2016  agosto 22 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Erdogan dice che lo shahid che s’è fatto esplodere ieri a una festa di nozze aveva 12-14 anni. Sul posto, nella città di Gaziantep, un milione e mezzo di abitanti, non lontana dal confine con la Siria, è stato trovato il gilet esplosivo. I morti sono più di cinquanta, i feriti una novantina e di questi almeno 17 sono gravi. La sposa è uscita indenne dall’attentato, lo sposo è rimasto ferito ma non è in pericolo di vita. Erano arrivati a Gazantiep dal villaggio curdo di Siirt, più a est, per sfuggire agli scontri armati tra ribelli e militari. Gli invitati stavano ballando per le strade, come da tradizione per la festa serale dell’henné, una celebrazione che la famiglia della sposa tiene prima del matrimonio vero e proprio, quando gli ospiti si fanno tingere con l’henné. Le immagini diffuse sui social network mostrano donne e bambini con il volto coperto di sangue, la sala completamente distrutta con sedie e tavoli finiti in strada, decine di ambulanze e tanti corpi a terra. L’esplosione, molto forte, s’è sentita in tutta la città. Il governo ha rapidamente bloccato i social network e impedito la diffusione delle immagini. Lo sposo era un membro del partito Hdp, filocurdo. Nonostante questo, le dichiarazioni rese da Erdogan subito dopo la strage mettono nella stessa lista di nemici della patria i curdi, quelli dell’Isis e gli adepti del movimento Hizmet, quello del gran nemico Fethullah Gülen, che vive in America e di cui Erdogan ha chiesto l’estradizione.

Che cosa ha detto Erdogan?
«I terroristi che non possono sopraffare la Turchia e cercare di provocare il popolo puntando sulla sensibilità etnica e settaria, non prevarranno. Non c’è differenza tra il Pkk, l’organizzazione terroristica di Gulen e l’attacco terroristico potenzialmente dell’Is a Gaziantep». In questo momento Erdogan è fortissimo, la gente non fa che manifestargli in piazza il proprio sostegno, canti, balli e bandiere. Dichiarazioni come questa lo rafforzano ancora di più. È la vecchia tattica dei dittatori: il mondo è contro di noi, restiamo uniti e batteremo il mondo. Fa la stessa cosa Putin, e fanno la stessa cosa anche gli ayatollah di Teheran, gli ultimi alleati del sultano di Ankara.  

E però, a parte la propaganda, chi può essere stato?
I curdi hanno nel partito Pkk un’organizzazione semi-terroristica, ma che i curdi colpiscano i curdi (dato che lo sposo appartiene a un partito filo-curdo) mi pare improbabile. Il ruolo del turco in esilio, Fetullah Gülen, è tutto da scoprire, ma a naso l’Occidente crede poco alle accuse di Erdogan, che gli imputa il mancato golpe di metà luglio e ha chiesto agli americani l’estradizione.  

Ma alla fine chi è questo Gülen?
Un predicatore, che è andato d’amore e d’accordo nella prima fase del governo Endorgan, e poi ha rotto, in coincidenza, si direbbe, con l’accentuarsi delle tendenze autoritarie del presidente. Sarebbe un teorico del dialogoco interreligioso, e un pacifista, ma, a dir la verità, il profilo intellettuale, culturale e politico del personaggio non è proprio cristallino. Intanto è ricchissimo, finanzia scuole sue in 180 paesi, ha investito un po’ in tutto il mondo nel sistema dei media, in quello delle banche e nelle cliniche di lusso. Insomma non è Mahatma Gandhi che combatte contro i perfidi inglesi. In Turchia ha un peso particolare tra le forze dell’ordine e i giudici. Tendiamo d’istinto a dar torto a Erdogan, che ci è generalmente antipatico, ma non è detto che su Gülen abbia tutti i torti. In ogni caso, è altamente improbabile che gli Stati Uniti lo consegnino. Anche se ad Ankara la legge sulla pena di morte non dovesse passare.   • Quindi l’attentato è opera dello Stato islamico?
È al momento la lettura più probabile. Quelli dell’Isis avevano colpito a giugno, prendendo di mira il principale aeroporto di Istanbul, l’Ataturk Avalimani. Gazientep, per la sua posizione, è un centro di reclutamento jihadista, gli sposi sono filocurdi, e i curdi sono quelli che stanno dando più filo da torcere ai miliziani di al Baghdadi. Hanno da poco conquistato Manbij, in Siria, e sono in prima linea per la presa di Aleppo. Che l’Isis cerchi di farne strage è nella logica orrenda di quella guerra.  

In che modo Erdogan trarrà vantaggio anche da questo massacro?
L’attentato incoraggia il giro di vite, a cui il presidente procede implacabile dal giorno del colpo di stato fallito, il numero di persone incarcerate è talmente alto che un decreto ha svuotato le prigioni del Paese di 38 mila detenuti. Li sostituiranno le masse di arrestati perché ritenuti coinvolti, a torto o a ragione, nel mancato colpo di stato. (leggi)

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