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 2016  agosto 22 Lunedì calendario

«Affiancate i talebani afgani e rifiutate l’Isis». Ecco l’ultimo appello di Zayman al Zawahiri, capo di al Qaeda, successore di Osama bin Laden

«Basta con lo Stato islamico, dovete sostenere i talebani». È tornato a parlare Zayman al Zawahiri. E lo ha fatto in un video diffuso sul web e rilanciato da Site, il sito diretto da Rita Katz considerato attendibile sulle questioni legate al terrorismo. Il capo di al Qaeda si è scagliato contro il numero uno dello Stato Islamico, Abu Bakr al Baghdadi, per cercare di richiamare all’ordine tutte quelle fazioni della galassia jihadista che negli ultimi anni avevano cambiato casacca per avvicinarsi al califfato.
LE IMMAGINI
«Affiancate i talebani afgani e rifiutate l’Isis», è l’ultimo appello del successore di Osama bin Laden, riapparso in video dopo che negli ultimi tempi aveva diffuso quasi solo messaggi audio.
Già lo scorso giugno Zawahiri aveva dichiarato la propria «fedeltà» a Haibatullah Akhundzada, il nuovo capo dei talebani scelto dopo l’uccisione di Muhammad Mansour, nel solco della «tradizione stabilita da bin Laden».
LA SPACCATURA
Ma anche all’interno del fronte talebano ci sono fazioni che si combattono. Il Mullah Abdul Rauf Arafi è stato nominato nuovo capo di un gruppo scissionista dei talebani afgani costituito mesi fa dal Mullah Mohammad Rasoul, di cui però da tempo si sono perse le tracce. Lo riferisce l’agenzia di stampa Pajhwok. In una conversazione telefonica con l’agenzia il portavoce di questo gruppo, il Mullah Abdul Rahman Niazi, ha precisato che la designazione di Arafi, originario della provincia di Kandahar, è stata fatta da un consiglio esecutivo composto da 13 membri.
LA CONFERMA
Il portavoce ha confermato che la nomina si è resa necessaria dopo la scomparsa negli ultimi mesi del Mullah Rasoul senza che i suoi sostenitori avessero più notizie di lui. La nascita di questo gruppo è stata conseguenza della nomina non condivisa a capo dell’Emirato islamico dell’Afghanistan del Mullah Akhtar Mansour quale successore del Mullah Omar. I militanti dei due gruppi di talebani si sono ripetutamente scontrati mesi addietro nel sud e nell’ovest del Paese con un bilancio di numerose vittime. In questi ultimi mesi i talebani sono comunque particolarmente attivi. Infatti è proprio dell’altro giorno la notizia della probabile presa di Kunduz, nell’area settentrionale dell’Afghanistan.
Quest’anno i talebani hanno mostrato di poter tenere aperti più fronti su tutto il territorio nazionale, impegnando ovunque le forze di sicurezza afgane e quindi impedendo un facile invio di rinforzi nelle zone dove l’emergenza è più grande. Oltre che a Kunduz, infatti, la situazione è molto grave sia a sud nella provincia di Helmand, storico bastione dell’Emirato islamico dell’Afghanistan in cui le autorità locali hanno perso il controllo di vari distretti, in Nangarhar, dove oltre ad una evidente presenza di militanti Isis, sembra che i talebani stiano per impossessarsi del distretto di Hesarak.