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 2016  marzo 04 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Dei quattro italiani sequestrati in Libia lo scorso luglio, due sono stati uccisi mercoledì a Sabrata (Libia occidentale) in circostanze non chiare, un blitz delle forze di polizia locali contro la banda che li teneva in ostaggio a cui i malviventi - forse miliziani dell’Isis - avrebbero risposto offrendo ai mitra i corpi dei due italiani. I due si chiamavano Fausto Piano, da Capoterra provincia di Cagliari, 60 anni, tre figli, e Salvatore Failla, 47 anni, da Carlentini in provincia di Siracusa, due figlie. Degli altri due sequestrati - Gino Pollicardo e Filippo Calcagno - non si hanno notizie in nessun senso, ma i nostri servizi ritengono che siano vivi.

Mi ricordi le circostanze del sequestro.
I quattro sono dipendenti della Bonatti, che operava in Libia come contractor della Mellitah Oil and Gas, la società libica con cui Eni gestisce l’estrazione di 300 mila barili di petrolio al giorno e il flusso di gas dell’oleodotto Greenstream, quello che arriva fino a Gela (550 chilometri di tubo). I quattro erano stati in vacanza in Italia, erano appena rientrati in LIbia e dovevano raggiungere Mellitah dalla Tunisia. Forse perché si sentivano assolutamente sicuri data la (supposta) grande conoscenza del territorio forse per incoscienza o distrazione o leggerezza fecero il viaggio senza scorta e alle nove di sera. A cinque chilometri dall’arrivo una macchina che li seguiva da un pezzo li costrinse a fermarsi, ne scesero degli uomini armati, uno di loro si mise alla guida del pullmino e se li portò via. Si capì subito che questo sequestro aveva un tasso di pericolosità in più, perché qui in Italia avevamo appena arrestato sette scafisti e i due episodi vennero collegati ed è possibile che nella trattativa successiva oltre a chiederci soldi si sia preteso da parte dei rapitori che gli italiani lasciassero questi scafisti. A quanto si sa, a questo commercio non è stato dato alcun seguito. Però il governo italiano un mese fa ha proceduto a un vastissimo movimento di uomini della nostra Aise (i servizi segreti che lavorano su possibili attacchi dall’estero) e questo movimento - rimozioni, sostituzioni, pensionamenti - è stato provocato proprio dall’insoddisfazione per tutta una serie di operazioni condotte non bene, tra cui questa dei quattro sequestrati di Sabrata.  

Quali versioni ci sono sulla morte di Piano e Failla?
In una prima versione ci viene detto che a Sabrata forze della sicurezza libica hanno attaccato presunti militanti dell’Isis che la scorsa settimana avevano organizzato una scorreria in città decapitando una decina di poliziotti. Dopo il blitz, il portavoce del Consiglio militare di Sabrata aveva fornito un bilancio di sette jihadisti uccisi e di tre sospetti fuggiti. Ma un filmato di una trentina di secondi collegato all’azione aveva rivelato un’altra verità: le immagini, girate in un luogo chiuso, forse un covo, mostrano dei corpi senza vita. Due di questi sarebbero di Piano e Failla. Un testimone libico rientrato a Tunisi da Sabrata ha detto che negli scontri i miliziani avrebbero adoperato gli italiani come scudi umani. In questo caso, sarebbero stati uccisi dalle stesse forze di sicurezza. Che negano, dicendo che quelli dell’Is li hanno giustiziati prima. L’autore del video in cui si vedono i corpi dei due italiani dà però un’altra versione ancora. Si tratta di Esam Krair, capo del Sabratha Media Center, secondo cui le brigate locali che combattono l’Is hanno attaccato due pick-up a circa 35 chilometri a sud di Sabrata, uccidendo i nove uomini a bordo. I corpi dei due italiani sono stati trovati successivamente e, aggiunge Krair, avevano delle armi in mano. Gli agenti libici li avrebbero scambiati per jihadisti siriani a causa della carnagione chiara, mentre gli altri sul convoglio erano di origine nordafricana e sub-sahariana. Purtroppo, come per Regeni, potremmo anche non sapere mai la verità.  

I corpi sono stati recuperati?
Abbiamo una dichiarazione di Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo dei servizi di sicurezza. Ha detto: «I corpi dei due italiani uccisi in Libia ci auguriamo che siano presto in Italia. Pensiamo che possa accadere in tempo breve».  

C’è un nesso tra questo eccidio e la possibilità che l’Italia guidi una missione internazionale in Libia?
Tutto può essere. È probabile che i quattro sequestrati siano stati subito venduti a una banda più politicizzata. Il governo di Tripoli, nemico di quello di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale (noi compresi), ci aveva lanciato messaggi piuttosto chiari subito il rapimento. Parole il cui senso era: noi siamo vostri amici, ma voi italiani respingete questa amicizia, state sbagliando... Se c’è una terra infida è quella. La governano sul serio trecento tribù in lotta tra loro.  

Dovrebbe dir qualcosa anche il nostro ministro degli Esteri.
Gentiloni andrà a riferire alla Camera il 9 marzo pomeriggio. (leggi)

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