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 2016  marzo 04 Venerdì calendario

Alonso e Hamilton sono tristi

«Sono triste». Non per le prestazioni della sua McLaren, comunque ancora lontana da Mercedes e Ferrari, ma per la F1. «Sembra che il nostro mondo si diverta a toccare solo le cose che funzionano, lasciando inalterate quelle che non vanno. Cambiare il format delle qualifiche è assurdo, e ancora peggio è constatare che a 10 giorni dal via non c’è alcuna certezza su come si disputeranno. Fanno di tutto per disorientare i tifosi, per perdere il pubblico». Quella di Fernando Alonso, uno dei decani del paddock, è un’invettiva contro la grande rivoluzione sulla battaglia per la pole voluta da Ecclestone. Una novità che dovrebbe essere ratificata oggi dal Consiglio Mondiale, a Parigi, anche se ieri sera, forse pure sulla base di molti commenti critici dei piloti, giravano voci su una possibile frenata, su un rinvio o addirittura su un congelamento definitivo della riforma. «Sono altri i problemi – attacca Alonso – non le qualifiche. E come me la pensano quasi tutti i piloti. Io non sono nemmeno andato alla riunione, ma c’erano Button, Rosberg, Hamilton e mi hanno riferito cosa si sono detti. Quasi sempre non siamo d’accordo sulle novità strombazzate da chi non scende in pista. La confusione regolamentare è nociva, allontana la gente. Così si rovina la F1».
Pensiero condiviso da Hamilton. Lui forse non prova tristezza ma è ugualmente critico. Parte da un ragionamento generale, «troppi cambiamenti rischiano di rovinare lo sport, la F1 è guasta, spaccata, fuori direzione e dotata di poca salute. Mi piacerebbe guidare in Moto Gp. Quello sì che è un vero spettacolo», per poi arrivare al nocciolo: «Stravolgere le qualifiche non ha senso. Come è assurdo non avere certezze a pochi giorni dal via del Mondiale o peggio sapere che certi meccanismi potrebbero essere cambiati in corsa».Sull’argomento non si esprimono i piloti Ferrari, ma per loro nei giorni scorsi aveva parlato il presidente Marchionne, deciso nel bacchettare Ecclestone: «Certe modifiche vanno fatte con calma e intelligenza. Hanno bisogno di tempo e studi accurati». Come dire: non si possono buttare lì a caso, senza sapere magari prima se possono essere attuate (il famoso software che deve essere approntato prima di Melbourne), i passi falsi, in un momento di calo di pubblico, non sono ammessi.
È ben accetta invece, almeno in casa Ferrari, la giornata di-Raikkonen. Con le gomme ultra soft (colore viola) ha stabilito la migliore performance degli interi test, più rapido anche di Vettel, ma soprattutto ha simulato con successo una gara intera, senza guai e con tempi interessanti. Il tutto mentre la Mercedes (una marea di chilometri fra Hamilton e Rosberg) continua a rimanere nascosta. In attesa magari dell’exploit finale.