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 2016  marzo 04 Venerdì calendario

Il rischio deflazione in bilico tra la Merkel e la Bce

Le norme dell’euro proibiscono ai politici di interferire con la Banca centrale europea, ma tacciono su un’altra questione fondamentale: tutti i componenti nel consiglio direttivo della Bce sono disposti a isolarsi dai problemi politici dell’area euro e dei suoi Paesi chiave? La risposta in astratto è che la banca centrale stata creata per questo. La domanda che resta è se una risposta simile chiuda il discorso nell’area euro di oggi. Il consiglio direttivo della Bce che si riunisce mercoledì e giovedì prossimi sarà uno dei più delicati, in uno dei contesti politici esterni più complessi da anni. Della posta in gioco legata al mandato della Bce – un’inflazione moderata, ma non troppo bassa o negativa – parlano i dati e gli indicatori. Non c’è solo il tasso di inflazione attuale nell’area, crollato in febbraio in territorio negativo (-0,2%). Ci sono anche le attese sul futuro, anche più essenziali. Il grafico a fianco mostra un indice di mercato molto seguito in Bce, una sintesi del livello d’inflazione in zona euro fra dieci anni riassunto in certi prezzi. Nelle ultime settimane è precipitato ai minimi di sempre, prima di riprendersi un po’ grazie alle speranze di nuove azioni suscitate dal comitato esecutivo di Francoforte. Questo grafico segnala che un Paese come l’Italia rischia di scivolare in una trappola fra deflazione e debito. I ricavi in euro dello Stato e delle imprese indebitate minacciano di crescere sempre più piano dei tassi d’interesse da pagare. È dunque importante che la Bce reagisca ancora di più, e intende farlo. Per spezzare questa spirale alimentata dalla debolezza della ripresa, dalla caduta del petrolio e dall’aria fredda in arrivo dalla Cina, la Bce dovrà sorprendere almeno un po’ con nuove misure radicali. Non sarà facile. Le resistenze di alcuni governatori nazionali all’interno si sovrappongono a un quadro politico pieno di trappole. La crisi dei rifugiati mette Austria e Slovacchia contro la Grecia e potenzialmente l’Italia, oltre a indebolire Angela Merkel in Germania. In tre Länder tedeschi si vota tre giorni dopo il vertice della Bce e una mossa molto decisa di Francoforte contro la deflazione può adirare e rafforzare i conservatori più nazionalisti e la destra radicale di Alternative für Deutschland contro la cancelliera. L’area euro ha da anni due forze equilibratici, Merkel e la Bce. Nessuna delle due senza problemi, di questi tempi.