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 2012  settembre 27 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Mario Monti
Il Ministro degli Interni è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro degli Esteri è Giulio Terzi di Sant’Agata
Il Ministro della Giustizia è Paola Severino
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Vittorio Grilli
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Francesco Profumo
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Elsa Fornero
Il Ministro della Difesa è Giampaolo Di Paola
Il Ministro dello Sviluppo economico è Corrado Passera
Il Ministro delle Politiche agricole è Mario Catania
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Corrado Passera
Il Ministro della Salute è Renato Balduzzi
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Lorenzo Ornaghi
Il Ministro dell’ Ambiente è Corrado Clini
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali, turismo e sport è Piero Gnudi (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Fabrizio Barca (senza portafoglio)
Il Ministro della Cooperazione internazionale e integrazione è Andrea Riccardi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Filippo Patroni Griffi (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Dino Piero Giarda (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Jean-Marc Ayrault
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Muhammad Mursi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

La Cassazione ha respinto il ricorso di Alessandro Sallusti, direttore del “Giornale”, confermando la condanna dell’Appello a 14 mesi, comminata senza condizionale per un articolo fortemente critico verso il giudice di Torino Giuseppe Cocilovo che aveva mandato una tredicenne ad abortire, consegnandola con ciò anche alle cure degli psichiatri. La Procura di Milano ha sospeso l’esecuzione della sentenza per 30 giorni, in modo che il giornalista abbia il tempo di presentare richiesta per una qualche misura alternativa al carcere, come potrebbe essere, per esempio, l’affidamento ai servizi sociali. Ma Sallusti, ospite del programma tv Pomeriggio 5, ha subito detto che non ha intenzione di chiedere nessuna misura alternativa e neanche la grazia a Napolitano. Ha comunicato ai suoi colleghi della direzione del “Giornale” le sue dimissioni dalla carica di direttore, con effetto immediato, e di essere pronto a entrare in cella. «Non ho alcuna paura e mi rifiuto di chiedere la grazia al presidente Napolitano perché credo che, in quanto capo della magistratura italiana in questi sette anni, non abbia difeso i cittadini a sufficienza dall’invadenza e da una giustizia veramente politicizzata. Alcuni magistrati hanno voluto decidere quali dovevano essere i nostri primi ministri, i nostri ministri, i nostri governatori. Adesso, addirittura, vogliono decidere chi debbano essere i direttori dei giornali. Io a questo gioco non ci sto. Vado in galera, pago la mia pena, ma non accetto nessun compromesso». I giornali, la Federazione della Stampa hanno protestato e solidarizzato con convinzione col giornalista, ribadendo che la legge attuale sulla diffamazione va cambiata. Il ministro Severino, in Parlamento, guardandosi bene dall’entrare nel merito della sentenza, ha ribadito «la necessità di intervenire al più presto sulla disciplina della responsabilità per diffamazione del direttore responsabile, omogeneizzandola agli standard europei che prevedono sanzioni pecuniarie e non detentive». Il capo dell’Idv, Antonio Di Pietro, in un’interrogazione ha chiesto che si «calendarizzi» al più presto la legge sulla diffamazione (ce ne sono due già pronte, pressoché identiche, preparate una da destra, l’altra da sinistra) e ha aggiunto: «di dossieraggi ne ho subiti a decine anche dal diretto interessato ma la galera non è giusta, ci sono altri strumenti come il risarcimento del danno o la pena pecuniaria. In una democrazia evoluta va evitata la pena detentiva, Sallusti mi ha diffamato tante volte, chi diffama deve essere punito ma non con la carcerazione perché si mette il bavaglio all’informazione». Il sito del “Giornale” ha dato la notizia con la parola “Vergogna” a caratteri cubitali sormontata dall’occhiello: “Da oggi cambia tutto” e dal sommario “Contro ogni logica la Cassazione conferma la condanna a 14 mesi di reclusione per il direttore del “Giornale”».

A questo punto è necessario un suo forte giudizio contro questa sentenza…
No, questa condanna mi ha insegnato definitivamente che non è ammesso criticare né le sentenze né i magistrati, che è anzi indispensabile lodare sempre le une e gli altri, e sottolineare, in qualunque caso, la mitezza, l’apertura mentale, insomma l’invidiabile modernità degli uomini in toga. I nostri giudici sono davvero all’avanguardia nel mondo e non capisco perché da Bruxelles insistano tanto sul fatto che ci si debba adeguare, eccetera. Adeguarsi a che cosa? Il dottor Cocilovo, da Torino, ha combattuto la sua battaglia di principio e l’ha vinta. Bravissimo.  

Non faccia troppo lo spiritoso. E poi, quale principio? Per altri 30 mila euro il giudice sarebbe stato pronto a ritirare la querela…
Questo lo scrive il quasi detenuto Sallusti. E poi Cocilovo ha fatto sapere che i denari li avrebbe versati in beneficienza. E la Cassazione ha anche scritto che la notizia data da “Libero” era falsa. Guardi che alla fine Sallusti potrebbe rimanere libero o farsi sei mesi al massimo. Il governo potrebbe varare un decreto. Berlusconi potrebbe candidarlo alle politiche.  

• Non mi capacito che la Corte d’Appello abbia attribuito senz’altro il pezzo firmato “Dreyfus” a Sallusti, quando si sa che l’aveva scritto quasi sicuramente Renato Farina.
I giudici hanno scritto che Sallusti, essendo il direttore, doveva essere ritenuto in ogni caso l’autore dell’articolo. La cosa non ci piace, ma formalmente è ammissibile. La Cassazione in realtà non poteva sentenziare diversamente, anche se tutta la vicenda getta sul sistema giudiziario e sulle cose che può combinare una luce livida.  

Lei pensa che Sallusti sia stato punito per la sua fede berlusconiana?
Sarebbe bello non pensarlo. Sarebbe bello che fosse impossibile pensarlo.  

• Come giudica la presa di posizione di Marco Travaglio, che ieri ha dichiarato: avrebbe fatto bene a pagare e a chiedere scusa, questa sentenza se l’è voluta?
Mi è piaciuto di più il Travaglio di domenica scorsa, che aveva preso le difese del direttore arci-nemico.

[Giorgio Dell’Arti, la Gazzetta dello Sport 27 settembre 2012]
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