Rassegna, 27 settembre 2012
La Spagna fa tremare Borse e spread
• La crisi di Spagna e Grecia e le polemiche interne all’Ue sulla vigilanza bancaria e sull’uso del fondo salva Stati incendiano le Borse, facendo precipitare i mercati anche del 4% come non si vedeva da tempo. La peggiore è stata Madrid, -3,92%, seguita da Milano a -3,29%, e poi da Parigi, Francoforte e Londra, tutte in negativo. Complessivamente le Borse hanno bruciato 133 miliardi e gli spread sono tornati a salire, quello italiano a 375, quello spagnolo a 460. Spiega Massaro (Cds): «Più forti dell’ottimismo di martedì dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, sono state le tensioni in Spagna per un eventuale ricorso all’aiuto del fondo salva-Stati Esm, non escluso dal premier Mariano Rajoy: “Posso assicurare al 100% che chiederei il salvataggio se i tassi sul debito restassero troppo alti per troppo tempo”. Ieri i rendimenti dei bonos sono tornati oltre il 6%, un livello precedente all’annuncio della Bce dell’acquisto illimitato di titoli di Stato, anche per i venti secessionisti che soffiano dalla Catalogna e le proteste di piazza di questi giorni. Il mercato dà per molto probabile che la Spagna chiederà l’intervento della Ue, anche se si tratterà di vedere se le condizioni saranno “ragionevoli”, ha precisato sempre Rajoy».