Rassegna, 27 settembre 2012
Monti all’Onu: la peggiore crisi nella storia dell’Ue
• Nel suo primo intervento da presidente del Consiglio davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Mario Monti ha descritto quella in corso come «la crisi più profonda e peggiore nella storia dell’Unione Europea». Poi ha fatto presente: «Non possiamo trascurare l’importanza delle misure adottate a livello di Ue per rafforzare la governance e l’integrazione fiscale. È anche essenziale che i governi europei siano all’altezza a livello nazionale. L’Italia continuerà a fare la sua parte per rafforzare ulteriormente la sostenibilità di bilancio e il potenziale di crescita». Scrive Caprara (Cds): «Più che cercare applausi, Monti ha tentato di proporsi come capofila di quanti vogliono riparare e rinnovare l’Unione Europea per risparmiare fastidi anche a chi ne è fuori: “Oggi il mondo ha imparato quanto sia essenziale una valida Europa che possa affrontare sfide economiche globali e di sicurezza, e quanto sia importante la zona euro per la ripresa dell’economia globale. Oggi è chiaro che avere più Europa è interesse generale”. Non è poi molto diverso da quanto il capo del governo dei tecnici dice agli investitori con i quali si è dato appuntamento a New York, dal sindaco ed editore Michael Bloomberg, che incontrerà oggi, al primo ministro del Qatar Hamad bin Jassim al Thani, con il quale ha parlato di affari l’altro ieri. A queste tesi, l’economista della Bocconi ha aggiunto altri ingredienti di varia natura. Nella lotta in mare alla pirateria occorre “proteggere la giurisdizione dello Stato di bandiera in acque internazionali”, ha sostenuto per perorare implicitamente la causa di un giudizio italiano e non indiano sui marò detenuti in India».