Rassegna, 27 settembre 2012
Sallusti ai suoi giornalisti: andrò in galera
• Dopo la sentenza Sallusti ha riunito i giornalisti del Giornale e ha spiegato loro cosa farà ora. Scrive Giuzzi (Cds): «Il direttore pronuncia la parola “carcere” dopo due minuti esatti. Ribadisce che non chiederà l’affidamento ai servizi sociali (“Io non ho bisogno di essere rieducato”) e annuncia le dimissioni “che comunicherò immediatamente all’editore” perché “un direttore condannato non è libero”. Poi Sallusti promette: “Non chiederò nulla in questi trenta giorni, quindi immagino che andrò immediatamente in carcere. La cosa non mi fa assolutamente paura”. Intorno, silenzio e singhiozzi. Sallusti, con voce calma ma provata, non ha intenzione di chiedere la grazia al capo dello Stato: “Penso che se la giustizia italiana è arrivata a fare questo, Napolitano abbia delle grosse responsabilità. Non ha mai speso una parola contro l’invadenza della magistratura. Credo che questa sia una sentenza politica”».