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 2012  settembre 27 Giovedì calendario

QUANDO PROTAGONISTA È LA BIRRA


Viaggi al profumo di luppolo e malto: la birra fa muovere ogni anno milioni di appassionati, con numeri impressionanti: a Monaco di Baviera fino al 7 ottobre è in programma la 179ª edizione dell’Oktoberfest: attorno ai boccali da un litro, si riuniranno circa sette milioni di persone, tanto che l’evento bavarese merita il titolo di «manifestazione pubblica più affollata del mondo». Che il fenomeno non sia limitato alla sola Germania lo dimostrano, all’altro capo d’Europa, le visite alla fabbrica della Guinness di Dublino, la maggiore attrazione turistica dell’intera Irlanda, anche per merito dello spettacolare Gravity Bar con vista a 360˚ sulla città. Proprio oggi, si celebra l’Arthur’s Day in onore del fondatore, che nel 1759 cominciò l’attività a St. James’ Gate. Una giornata tutta particolare, in cui i visitatori dello stabilimento potranno ascoltare musica dal vivo, fare degustazioni gastronomiche, incontrare il mastro birraio dell’azienda e discutere con Rory Guinness, discendente di Arthur.

Chi programma un viaggio a Monaco in questo periodo, oltre a prenotare un posto in albergo e quello ai tavoli dei tendoni delle birrerie (altrimenti si rischiano attese snervanti), deve mettere in conto di apprezzare i bagni di folla al parco di Theresienwiese, per tutti semplicemente Wiesn: bevute epiche, cori e orchestrine a tutto volume, pacche sulle spalle e pugni battuti sui tavoli, lederhosen d’ordinanza indossato dagli uomini e corpetti che valorizzano la procace bellezza delle cameriere. Un canovaccio molto visto, sempre più o meno eguale, ma anche di molto successo, visto che l’Oktoberfest si è guadagnato repliche in tutto il mondo (Italia compresa). Vale la pena di provarla, almeno una volta, l’atmosfera un po’ folle - da carnevale fuori stagione - che si vive a Monaco in queste settimane.

Grandi numeri (circa quattro milioni di visitatori) anche a Stoccarda per la Cannstatter Volksfest che si inaugura domani (fino al 14 ottobre). La festa della birra del Baden-Württemberg è un po’ meno internazionale, nel senso che attira meno turisti (e meno italiani) e più tedeschi. Anche qui si beve buona birra da lunghissimo tempo. La festa risale al 1816 e quest’anno attorno alla Fruchtsaeule (Colonna della frutta) alta 24 metri si celebrerà la 167ª edizione. Non ci sono soltanto i grandi numeri, naturalmente: un po’ dappertutto nel vecchio continente si possono costruire raffinati itinerari che conducono alla scoperta di zone con grande tradizione brassicola: le birre trappiste del Belgio, l’itinerario delle Fiandre francesi, da Lille a Boulogne-sur-Mer, per degustare negli estaminet - i locali della tradizione - piccole e grandi produzioni di questa regione che fa da cerniera fra la cultura francese e quella fiamminga.

E nella stessa Germania, c’è chi considera la deliziosa Bamberga come la vera capitale della birra. Qui si incontrano atmosfere più raccolte, case a graticcio, scenari barocchi, le acque limpide di fiumi e canali e un museo, il Fränkisches Brauereimuseum, che già nel nome ci dice che siamo nella storica regione della Franconia (anche se oggi il Land di appartenenza è la Baviera). In città si produce la Rauchbier, la birra a bassa fermentazione ottenuta con malti affumicati. Sandkerwa, la festa popolare in onore della birra, si svolge a fine agosto, ma tutto l’anno è un piacere seguire il giro di degustazione organizzato dall’Ufficio del turismo fra la decina di storici birrifici rimasti in attività (un tempo erano più di 70).

Se ci si sposta, non di molto, oltre il confine della Repubblica Ceca, nella Boemia occidentale si incontra la città di Pilsen, luogo di produzione della leggendaria birra che ha dato il nome allo stile di preparazione forse più famoso e popolare nel mondo. A Pilsen si può provare l’originale: la Pils o Pilsener, comunque la si voglia chiamare, deve il suo inimitabile gusto dall’uso di luppolo locale, della varietà Saaz e alla qualità dell’acqua utilizzata nella produzione. Sarà per merito della bontà della bevanda nazionale, ma i cechi stanno in testa alle classifiche di consumo pro capite: siamo oltre i 150 litri per anno. A Pilsen, il luogo di culto è il birrificio Pilsner/ Urquell: la sua visita è completata e integrata da quella al Museo del birrificio che offre molte informazioni di carattere storico.