Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
La caduta della Borsa, il nuovo record del differenziale Btp-Bund, Berlusconi che oggi va in Parlamento, Tremonti che oggi va a trovare Juncker all’ora in cui si svolge il consiglio dei ministri, Tremonti che ieri ha riunito la Commissione per la stabilità, Napolitano che ieri ha ricevuto Draghi, i banchieri e la Cgil uniti nella lotta, le banche italiane che ormai si possono scalare con quattro soldi, l’euro a rischio, eccetera eccetera: sembrano notizie diverse, per le quali ci vorrebbero articoli diversi. Sono invece le facce diverse di un unico articolo che potremmo intitolare: «La crisi del paese»
Anche il fatto
che la Camera, mentre succede quello che succede, si occupa delle
intercettazioni di Verdini e delle cassette di sicurezza di Milanese?
Sì, perché dimostra come la classe politica sia
costretta – o preferisca – occuparsi di tutt’altro mentre il mondo sembra
cascarci addosso. E del resto che cosa potrebbero fare? Ai magistrati che
indagano sulle supposte malversazioni collegate al G8 della Maddalena i
parlamentari non hanno consentito di adoperare tre intercettazioni in cui
Verdini – coordinatore Pdl – chiacchiera con l’imprenditore Carlo Fusi. Via
libera invece, con una maggioranza larghissima, all’apertura delle cassette di
Milanese e all’uso dei tabulati che lo riguardano. Pollice verso anche di
quelli del Pdl, ultimo segnale del divorzio tra Berlusconi e Tremonti. Milanese
era il principale collaboratore del ministro.
Com’è andata la Borsa ieri?
Male. Milano ha chiuso a meno 2,53%, con precipizio
delle quotazioni nell’ultima ora: durante la giornata aveva oscillato intorno a
un -1,5. Il differenziale tra Btp e Bund ha toccato un altro record storic
384 punti. Il 7 per cento di interesse non è lontanissimo. Ricordo che a quota
7% Grecia e Portogallo vennero dichiarati prossimi al default.
Perché vendono Italia?
Le vendite sull’Italia non devono aver sorpreso
troppo il ministero, visto che una decina di giorni fa Tremonti ha deciso di sospendere
le vendite di Btp per agosto e di ripresentarsi sui mercati a settembre. Nei
prossimi sedici mesi l’Italia dovrà finanziarsi con 600 miliardi di
obbligazioni. Il problema è che cosa accadrà se l’interesse da pagare agli
investitori sarà del 7% o anche più alto. Ieri il Financial Times ha scritto
che il paese può benissimo liberarsi di Tremonti e Berlusconi, «che non sono
indispensabili». L’attacco al nostro ministro è durissim non sapeva Tremonti,
quando pagava in contanti l’appartamento a Milanese, che proprio il contante è
lo stumento principe degli evasori? Il ministro dovrebbe invece occuparsi di
stimolare la domanda interna eccetera. I dietrologi vedranno nell’uscita del
Financial Times il via libera della comunità internazionale alla crisi politica,
con un nuovo governo a guida Mario Monti o le elezioni anticipate. Potrebbero
avere ragione.
Berlusconi parla oggi al Parlamento con
l’obiettivo di calmare i mercati.
Nessuno ha la minima idea di che cosa possa dire.
Gianni Letta, Bonaiuti, Cicchitto, insomma i vecchi del partito, gli avevano
consigliato di restarsene zitto e buono ancora per un po’. È stato il nuovo
segretario del Pdl, Anegelino Alfano, a insistere per una mossa clamorosa, per
un colpo d’ala che facesse recuperare prestigio all’esecutivo. «Non possiamo
morire poco a poco». Il Cavaliere s’è lasciato convincere senza consultarsi con
Bossi e con Tremonti. I due, quando lo hanno saputo, lo hanno chiamato al
telefono. Bossi: «Stai facendo una grossa cazzata». Che accadrà infatti se, dopo
il discorso, i mercati continueranno a buttar giù le obbligazioni italiane? Il
senso sarà quello che il Financial Times ha anticipat caro Cavaliere, devi
toglierti di mezzo. Le anticipazioni su quel che vuol fare Berlusconi
impazzan il discorso costringerà Tremonti a dimettersi ed è già pronto a
prendere il suo posto Sacconi; oppure: saranno annunciati tagli clamorosi alla
politica (che però poi dovranno passare al vaglio delle Camere); altra ipotesi,
a cui non crede nessuno, il taglio delle province. Sembra impossibile che il
Cav ci rifili la solita pappetta in cui ci dice che i fondamentali del Paese
sono a posto, lui è il miglior primo ministro d’Europa eccetera. Un discorso
vago rischia di provocare l’indomani una sanzione durissima.
Si dice che il vero obiettivo delle locuste sia
l’euro.
Agosto è un mese buono per ottenere in borsa grandi
risultati con poco sforzo. Di solito i volumi movimentati scendono, è quindi
più semplici ottenere effetti importanti – al rialzo o al ribasso – con poco
sforzo. L’Italia è effettivamente troppo grande per essere salvata alla maniera
della Grecia. Se andasse in default, salterebbe la moneta unica e il dollaro
resterebbe padrone del pianeta
[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 3 agosto 2011]
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