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 2011  agosto 03 Mercoledì calendario

PESO, ETÀ E PICCOLI SORSI ECCO LA FORMULA PERFETTA PER EVITARE LA SBRONZA NEW YORK

PESO, ETÀ E PICCOLI SORSI ECCO LA FORMULA PERFETTA PER EVITARE LA SBRONZA NEW YORK - Peso, età, razza, dieta alimentare, velocità d´ingestione: cinque variabili da inserire nel calcolo, più altri aggiustamenti per rettificare il tiro. È la matematica dell´alcolismo. Una scienza indispensabile per sopravvivere; o almeno, per non finire in carcere mentre si guida su un´autostrada americana. In questa stagione di vacanze il manuale del bevitore moderato è una lettura indispensabile anche per tanti italiani in vacanza negli States. Qui i controlli con l´alcoltest sono frequenti, basta superare di poco il limite e scattano sanzioni pesanti. La prima notte in guardina è praticamente certa; seguono il ritiro della patente, multe che possono arrivare a migliaia di dollari. I vantaggi: meno 50% di morti in incidenti stradali dovuti all´alcol, dal 1980 a oggi.
Perciò è d´interesse universale la "matematica dell´alcolismo" che il Wall Street Journal spiega ai lettori. Partendo da un mistero: perché l´effetto dell´alcol è variabile, spesso imprevedibile? Perché ad alcuni "dà alla testa" prima? Quali sono le bevande più micidiali? C´è chi crede di aver bevuto "un paio di birrette" innocenti e si trova in manette, con l´etilometro ben oltre lo 0,08% di alcol nel sangue, che corrisponde a 0,8 g/l, che è consentito sulle strade americane (solo agli adulti, attenzione: sotto i 21 anni lo zero assoluto è tassativo).
Alcune regole sono di buon senso comune, spiega Samir Zakhari che dirige il National Institute of Alcohol Abuse. Un buon vino sorseggiato lentamente finisce nel sangue in modo graduale, a differenza di un liquore buttato giù d´un sorso. Donne e anziani raggiungono più rapidamente la soglia d´intossicazione. I cocktail che mescolano alcol e bevande gassate arrivano nella circolazione sanguigna più in fretta perché il gas irrita le pareti gastriche e accelera l´assorbimento. Per le mescolanze di alcol con bevande zuccherate o caffeinate c´è un effetto-illusione, l´evidenza empirica dimostra che i consumatori hanno tendenza ad ingurgitare questi mix in maggiori quantità. Attenti al ceppo etnico: per ragioni genetiche molti asiatici hanno meno resistenza all´alcol, la loro pressione sanguigna sale più rapidamente dopo il primo bicchiere.
«Altri fattori da includere nel calcolo - spiega Zakhari - sono stanchezza, stress, malattia, depressione, tutti amplificano l´impatto dell´alcol sui riflessi». Di una cosa l´esperto è sicuro: «Il bevitore non è un arbitro attendibile, non basta che lui o lei si sentano lucidi perché lo siano davvero». Le conseguenze dell´alcol sono la risultante di un metabolismo complesso: «Dallo stomaco all´intestino, il liquido finisce nel sangue dove viene trasportato al fegato, lì inizia ad essere metabolizzato attraverso gli enzimi. Il fegato in media riesce a "frantumare" l´alcol al ritmo di un bicchiere all´ora».
La prima variabile è la velocità d´ingestione: chi beve lentamente, restando sotto un bicchiere all´ora, è certo di non avvicinarsi alla soglia di rischio. Ma una volta raggiunta l´ebbrezza, anche lieve, i tempi di smaltimento variano molto. La media è di una riduzione dello 0,15% all´ora, ma qui intervengono le altre variabili. Un maschio di 90 chili smaltisce l´alcol molto più velocemente di un uomo di 60 chili; gli anziani e le donne smaltiscono più lentamente. Una delle ragioni: il corpo di un anziano o di una donna contiene meno acqua, il che automaticamente fa salire il numeratore nel conteggio della percentuale di alcol. È vero che l´assuefazione all´alcol può aiutare: gli alcolisti tendono ad avere un tasso alcolemico nel sangue un po´ più basso, a parità di consumo, perché il loro fegato produce una maggior quantità dell´enzima citocromo P450 Iie1. «Attenti alle sostanze che falsano i controlli - avverte l´esperto - c´è chi è finito oltre il limite legale perché si era sciacquato la bocca con disinfettanti aromatizzati che hanno particelle d´alcol». Lunghi digiuni, diabete e riflussi gastrici possono danneggiare: generano acetone che "sballa" la lettura dell´etilometro. «E non v´illudete che dopo la sbronza serva lavarsi la faccia con acqua gelida o ingurgitare tanto caffè: migliora la lucidità, ma non cambia il risultato dell´alcotest».