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 2011  agosto 03 Mercoledì calendario

L’11 LUGLIO PARTÌ L’ATTACCO A MILANO

«Gli spread su Irlanda, Grecia, Portogallo si sono chiusi, mentre s’allargano quelli su debito italiano e spagnolo». «I clienti chiedono quando potrà ampliarsi il margine che le clearing house sollecitano per i titoli sovrani». «Con Madrid e Roma il ventre molle dell’euro è in scena, non più la periferia ma il cuore della moneta unica pari al 35% del pil dell’area: tutti puntano al bersaglio grosso». Rumors e paure rotolano nella City.

Le ipotesi diventano analisi, le speranze scenari. Eppure c’è un solo giorno a cui guardare per ritrovare l’inizio di quanto, forse, avverrà: l’11 luglio, tre settimane fa. È la data in cui ufficialmente anche l’Italia s’è unita alla squadra dei paesi nel mirino, con il differenziale fra Btp e Bund oltre quota 300.

Quel giorno sono accadute due cose. Gli hedge fund macro americani - ovvero quelli con maggiore potenza di fuoco rispetto ai cugini britannici - sono intervenuti massicciamente con vendite allo scoperto sfruttando l’incertezza dello scenario politico e allineandosi alla volontà di investitori istituzionali determinati a ridurre l’esposizione sull’Italia. In secondo luogo e in coincidenza, qualcuno ha scorto una buona occasione per scuotere i mercati prima delle aste del Tesoro puntando a rendimenti migliori. Mosse che declinate fra loro, la prima molto più potente della seconda, hanno scandito l’accesso ufficiale dell’Italia fra i pigs d’Europa.

A Londra, al netto delle elucubrazioni su quello che accadrà nel prossimo futuro, sono convinti di questo. E cioé: fenomeni esterni hanno determinato l’ininterrotto terremoto dell’11 luglio, nulla di giustificato da nuove dinamiche interne al quadro economico italiano. È una consolazione che si stempera nell’incertezza stagionale. Agosto è mese di scarsa liquidità, i mercati potrebbero soffrirne agevolando l’azzardo dello short selling.

Azzardo per tutti perché proprio in agosto, nel più caldo dei mesi, si rischia la facciata di vendite che restano... scoperte. Ancora rumors, voci, supposizioni e altre paure che rotolano nella City.