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 2016  maggio 10 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Ci sono dati nuovi sui pesticidi nelle acque italiane secondo i quali queste sostanze sono aumentate. Il 64% dei 1.284 punti monitorati contiene pesticidi, una volta su dieci in misura maggiore del consentito, contro il 57% del 2012. Lo sostiene il Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque curato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra). L’aumento riguarda sia le acque superficiali (+20% tra il 2003 e il 2014) sia quelle sotterranee (+10%).

Come mai non siamo ancora tutti morti avvelenati?
Non si tratta dell’acqua che beviamo, ma di quella che si adopera in agricoltura. La tossicità dei cosiddetti pesticidi, che sarebbe più corretto chiamare «agrofarmaci», è ormai bassissima. L’atrazina, che si adoperava subito dopo la guerra, era parecchio velenosa, la chimica ha poi fatto grandi progressi e i pesticidi o agrofarmaci che si adoperano adesso non presentano in pratica rischi. A parte il caso del glisofato, su cui le dirò subito. I dati a cui si riferisce la ricerca sono quelli del biennio 2013-2014. Sono stati analizzati 29.220 campioni per un totale di 1.351.718 determinazioni analitiche. Nelle acque superficiali sono stati trovati pesticidi in 820 punti di monitoraggio (63,9% media del totale) e in 3.226 campioni (34% del totale). Nelle acque sotterranee invece sono risultati contaminati 780 punti (31,7% del totale) e 1.334 campioni (25,5% del totale). In Italia, solo in agricoltura, si utilizzano circa 130.000 tonnellate all’anno di prodotti fitosanitari, che contengono circa 400 sostanze diverse. Un limite della ricerca è che non sono state monitorate tutte le sostanze. Neanche il territorio è stato testato omogeneamente, perché non in tutte le regioni si praticano i controlli previsti: mancano del tutto dati relativi a Calabria, Molise, Basilicata, Campania e Puglia. La contaminazione interessa oltre il 70% dei punti presi in esame in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, con punte del 90% in Toscana e del 95% in Umbria. Nelle acque sotterrane la diffusione della contaminazione è particolarmente elevata in Lombardia (50% dei punti), in Friuli (68,6%), in Sicilia (76%).  

Non si potrebbe porre un limite all’uso di questi pesticidi?
I dati dell’Ispra dànno da pensare anche per il fatto che, secondo l’Istat, le vendite dei prodotti fitosanitari nel periodo 2001-2014 sono diminuite del 12% (da 147.771 a 129.977) e l’uso di prodotti tossici o molto tossici è stato ridotto del 30%. Ma credo che le ricerche dell’Ispra non siano comparabili con quelle del passato, si sono usati criteri diversi.  

Qual è il problema del glisofato?
L’anno scorso il glisofato (che tecnicamente si definisce «analogo aminofosforico della glicina») è stato dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità «probabilmente cancerogeno per l’uomo». Per valutare l’impatto di questo giudizio bisogna sapere che si tratta dell’erbicida più usato al mondo, in circolazione dagli anni Settanta, presente in 750 prodotti e notissimo agli agricoltori italiani col nome di Roundup. Nel mondo se ne adoperano 750 milioni di chili l’anno. Lo produce e lo commercializza la Monsanto, che ne ricava più o meno 5 miliardi di dollari l’anno.  

Se l’Oms lo giudica «probabilmente cancerogeno» perché non viene proibito?
Per l’Efsa - l’Autorità europea per la sicurezza alimentare - la cancerogenicità del glifosato non è affatto verificata. Lo studio dell’Oms è fortemente criticato. Sulla questione l’Europa deve decidere entro giugno: l’autorizzazione all’uso del glifosato è scaduta lo scorso dicembre, è stata prolungata di sei mesi, ed entro la fine di giugno si dovrà decidere se rinnovarla o no per altri 15 anni. I governi italiano, francese e olandese sono contrari, e stanno con loro la Coldiretti e le associazioni ambientaliste. Gli industriali della chimica sono schierati invece a favore: «I giudizi dell’Oms si rifanno a valutazioni di laboratorio che non tengono conto dell’esposizione reale dell’uomo alle sostanze attive». Se il glifosato fosse proibito cambierebbe la geografia economica della produzione e del commercio degli erbicidi in Europa.  

Non si potrebbe, una volta per tutte, rinunciare a questi pesticidi?
E come si fa? Insieme al grano, al mais, alla soia crescono nei campi le erbacce. O le si strappa a mano, come facevano i nostri nonni, bisnonni e trisavoli, oppure si ricorre alla chimica. Si ricorda i canti delle mondine e la maledizione che incombeva sul loro lavoro? Facevano soprattutto quello: mondare il riso dalle erbe infestanti che lo avvelenavano. (leggi)

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