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 2016  maggio 10 Martedì calendario

APPUNTI FROSINONE PER GAZZETTA – GIUSEPPE DI GIOVANNI, LA GAZZETTA DELLO SPORT 10/5/2016 – Più di 2000 chilometri separano geograficamente Frosinone e Leicester

APPUNTI FROSINONE PER GAZZETTA – GIUSEPPE DI GIOVANNI, LA GAZZETTA DELLO SPORT 10/5/2016 – Più di 2000 chilometri separano geograficamente Frosinone e Leicester. E dopo i risultati di questa stagione, totalmente opposti, le due squadre sembrano ancora più lontane. In realtà, però, nella Curva Nord del Matusa c’è lo stesso entusiasmo che c’è a Leicester. Mai, in Italia, si era vista una festa per una retrocessione, con il pubblico che saltava sugli spalti e Stellone che giocava a calcio con il figlio Geremia poco dopo il termine del match col Sassuolo. EMOZIONE E così il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, mentre presentava la nona edizione del Torneo Lazio Cup, che si giocherà in tutto il basso Lazio tra il 17 e il 21 maggio, ed è dedicato alla categoria Allievi, ha elogiato il pubblico ciociaro. «Mi hanno emozionato. Avrei voluto che il Frosinone fosse rimasto in Serie A, perché questa gente è fantastica. Dobbiamo smetterla di cercare modelli altrove. Il Frosinone sta diventando un esempio. Una squadra che costruisce un impianto di allenamento e farà uno stadio nuovo (è iniziato il montaggio dei seggiolini sul modello dello Juventus Stadium, ndr) prima di prendere i giocatori». PREMIO Nel 2010 un giovanissimo Luca Paganini si mise in evidenza al Lazio Cup con la maglia del Frosinone. Sei anni dopo l’esterno romano è diventato uno dei simboli della squadra ciociara. Il 16 maggio, un giorno prima dell’inizio del torneo, riceverà il premio Maurizio Maestrelli, intitolato al figlio di Tommaso, il tecnico della Lazio campione d’Italia nel 1974. Il riconoscimento viene consegnato a personalità del calcio che si sono distinte per risultati sportivi e correttezza. Con Paganini verranno premiati Maurizio Sarri, Roberto Soriano e altri grandi sportivi. Luca Paganini, comunque , è anche testimonial della Lazio Cup di quest’anno. «Nel 2010 fu un’esperienza formativa. Mi relazionai con ragazzi provenienti da tutto il mondo». Poi, commenta la retrocessione matematica dei ciociari in Serie B. «Mi dispiace soprattutto per i tifosi, che ci hanno sempre sostenuto». *** MAURIZIO DI RIENZO, LA GAZZETTA DELLO SPORT 9/5 – A fine partita, con il Frosinone retrocesso in B con un turno di anticipo dopo la sconfitta con il Sassuolo, in Curva Nord è apparso uno striscione con la scritta: «Grazie presidente, riproviamoci insieme». E subito dopo tutto lo stadio, con i tifosi in piedi, ha tributato ai giocatori e a Stellone interminabili applausi e cori di incitamento nonostante l’amaro epilogo. Una scena bellissima dinanzi alla quale in tanti, compresi gli stessi giallazzurri, non hanno retto all’emozione. Sul volto del bomber Dionisi tanta delusione: «Provo un gran dispiacere che ci porteremo dentro per tanto tempo. La sconfitta in casa col Palermo e quella in trasferta nei minuti finali col Carpi ci hanno condannato alla B». Il centrocampista Sammarco aggiunge: «Anche col Sassuolo siamo stati sfortunati. C’è tanto rammarico perché abbiamo dimostrato di poter stare in A». *** ALESSIO D’URSO, LA GAZZETTA DELLO SPORT 9/5 – Il complesso del Matusa? E’ il Sassuolo: una chitarra nuova di zecca, quella di Politano, le suona ad alto volume al Frosinone, proprio quando anche la lanciatissima creatura di Di Francesco (come altri nei mesi scorsi) stava per scivolare dal palco e farsi molto male in Ciociaria, spinta giù dall’impetuoso incedere dei giallazzurri fino all’ultimo aggrappati alla Serie A. E invece, tra la batteria di Duncan e il violino di Berardi, protagonisti dell’azione chiave del match, irrompono nel finale le note rock del giovane attaccante neroverde e il concerto degli emiliani, che sorpassano di nuovo il Milan al sesto posto e avvicinano il sogno Europa League, mentre i ciociari retrocedono con un turno d’anticipo in Serie B dopo una sola stagione, ma tra gli applausi perfino commoventi del loro pubblico. INFERNO E RITORNO Una partita nervosa. Con un potenziale tasso di frustrazione per i due sfidanti altissimo. Il Frosinone figlio dell’emergenza (out Paganini, Soddimo, Pavlovic, Gori e Chibsah) spalma sul Matusa tutto il suo orgoglio, prova a sbranare la gara secondo le doti congeniali, colpisce un palo con l’ottimo Kragl e va vicinissimo al gol pure con Dionisi e Daniel Ciofani: decisivo coi suoi interventi Consigli, l’alter ego del portiere in versione paperissima visto di recente a Firenze. I padroni di casa procedono a fiammate e creano frangenti di puro panico sulla trequarti per gli avversari. Al punto da indurre Di Francesco a mulinare le braccia e a urlare a più riprese, perché non è il solito Sassuolo agile e concreto, è una squadra invece in difficoltà nelle strettoie di mezzo che, in più occasioni, pecca anche d’imprecisione nell’ultimo passaggio. E così il primo abbozzo di reazione tattica è l’avanzamento dei centrocampisti (Duncan in primis) per togliere ossigeno al gioco tra le linee degli ispiratissimi Kragl e Dionisi. SVOLTA Il gruppo rock emiliano fulmina il Frosinone proprio nel momento in cui i ciociari si sono giocati tutte le fiches, facendo correre ai rivali in ogni caso rischi notevoli. E da squadra incaricata di fare la partita (63,4% di possesso palla), fin lì con alterne fortune, il Sassuolo si trasforma all’improvviso, al tramonto del match, in quello che è davvero: uno spietato killer che si prende tutto col suo 4-3-3 e con le ripartenze veloci, le armi su cui fino ad un attimo prima i ciociari avevano puntato tutto. Fuori il fumoso Sansone e il pur utile Defrel, dentro Politano e Falcinelli. E, quando lo 0-0 cominciava ormai a intravedersi all’orizzonte, ecco che Duncan decide di dispiegare i suoi cavalli, Berardi impacchetta l’assist da manuale e proprio il 22enne match winner spinge in rete da posizione defilata. Un assolo in puro stile Sassuolo, una musica che cominciano a sentire anche oltre i confini italici. *** LA GAZZETTA DELLO SPORT 9/5 – «In questo momento provo tanto dispiacere - dice Stellone a fine partita - . Ci abbiamo provato con tutte le nostre forze, ma la salvezza non è stata centrata. Però torniamo in B a testa alta. Anche stavolta la fortuna ci ha girato le spalle, abbiamo creato più occasioni del Sassuolo e colpito due pali, e ripenso inoltre ai tanti torti arbitrali subiti nell’ultimo periodo che ci hanno tolto punti preziosi nella corsa verso la salvezza. Comunque il Frosinone ripartirà, ma non so se con Stellone». In pratica il tecnico ha certificato il suo addio. Diverso lo stato d’animo di Eusebio Di Francesco che pensa all’Europa League: «Il nostro obiettivo è arrivare sesti perché il resto passa dalla finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus. Il Frosinone ci ha messo in difficoltà, ma noi dovevamo essere più bravi nella scelta finale per quanto riguarda le situazioni favorevoli. Peraltro nel secondo tempo osando di più, abbiamo concesso qualche ripartenza di troppo al Frosinone, ma la difesa ha retto bene. Alla fine, però, è arrivata questa importante vittoria». Maurizio Di Rienzo