il Fatto Quotidiano, 10 maggio 2016
Renzi col gel sui capelli
“Ma come si è combinato l’amico tuo?”. Il primo maggio di Tony Salvo è stato scandito dai messaggi continui arrivati sul suo cellulare. Perché lui, bottega a Sant’Agostino 20, Oltrarno, ovviamente Firenze, è il barbiere storico di Matteo Renzi. La “pettinatura”esibita dal premier, durante la partecipazione all’Arena di Massimo Giletti, non è passata inosservata. Gelatina a volontà, riga scolpita da una parte, il presidente del Consiglio faceva un effetto retrò, tipo signorotto anni ’50. Colpa del “parrucco” Rai? Fino a un certo punto. Già a vedere le foto della mattina, durante la riunione con il Cipe a Palazzo Chigi, si notava una piega “particolare”nella capigliatura del premier. Sintomo di impaccio, e di indecisione, a voler interpretare.
I capelli, nel look di un uomo, sono importanti. La chioma renziana è ancora folta, nonostante i 41 anni, ma mostra segni evidenti di bianco sulle tempie. E allora, come conciliare l’immagine da turbo-premier con gli anni che passano? Come apparire giovane, ma non artificiale, come essere istituzionale, ma non convenzionale? Son problemi. Tanto è vero che Renzi, martedì 3 maggio, apparendo alla Camera per rispondere a un question time, ha mostrato tutt’altra pettinatura: capelli cortissimi, tutti tirati all’indietro, e ritti sulla fronte. Pareva appena sceso da una moto in corsa. Da un eccesso all’altro: un po’ troppo “ggiovane”, una specie di ex Fonzie. Il taglio, quando è troppo recente, può fare strani scherzi.
“È venuto da me il lunedì”, racconta Tony. Perché Renzi approfitta di ogni visita a Firenze per una “capatina” dal suo barbiere. Stavolta, l’occasione era l’esordio della campagna referendaria. “Gli ho fatto vedere i messaggi che mi erano arrivati. Lui ha detto: ‘ma a me che mi frega?’. E si è messo a ridere”. Tony si è messo al lavoro. “Io gli faccio i capelli ogni 10-15 giorni. Quando viene qui non ha bisogno di preoccuparsi. Ma se i capelli diventano troppo lunghi sì”. Perché, come se la cava Renzi quando il fido Tony è lontano? “Si pettina da solo, come tutti gli uomini”, raccontano a Chigi. Risultati alterni. E qual è il rapporto con quel bianco che si fa più insistente? Ci fu un momento, in concomitanza con la visita in Sudamerica, ad ottobre, che sembrava sparito.
Si tinge Renzi? Tony è categorico: “No, mai, lui queste cose non le fa. Non gli serve, non ne ha bisogno”. Ogni tanto sembra più scuro? “È solo perché si mette il gel. E il bagnato fa questo effetto”. Il “giova ne premier” non si può permettere ancora di invecchiare. Ma ancora meno di farsi beccare a ricorrere a un artificio in piena regola, come la tintura. Effetto “celluloide” assicurato. Che per il maestro dell’artificio-spontaneo è inaccettabile