Corriere della Sera, 10 maggio 2016
Quattro italiani su dieci investono sulla base dei consigli di parenti e amici
Crisi di fiducia «come mai dal Dopoguerra», ha detto ieri il presidente della Consob, Giuseppe Vegas. Ma mentre cresce la disaffezione verso i bond bancari (-41% le emissioni italiane destinate l’anno scorso al retail), è anche vero che le famiglie italiane investono ancora, in quattro casi su dieci (il 38%), sulla base dei consigli di parenti e amici. Un altro 24% sceglie «in autonomia» e si ferma al 38% la quota di chi consulta un esperto. Sono i dati nella Relazione 2015 della Consob: «Circa il 40% dei decisori finanziari non ha un consulente di fiducia», è anche scritto ed è tanto, visto che circa il 20% non risponde. Per avere consigli da specialisti c’è poca disponibilità a spendere, e forse ci si fida anche poco. Si attende il consulente indipendente previsto dalla Mifid 2, che non sarà pagato dalle banche. Anche perché i risparmiatori che hanno almeno un’attività rischiosa «continuano a crescere»: dal 26% al 35% in due anni.