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 2016  maggio 10 Martedì calendario

L’America è scontenta della Germania perché i tedeschi esportano troppo

Che rapporto c’è tra i gas di scarico della Volkswagen e il lardo di Colonnata? O il Camembert e il Gorgonzola, la ricotta siciliana dei cannoli e della cassata? I tecnici di Wolfsburg sono colpevoli per aver manipolato le loro vetture, ma la denuncia degli Stati Uniti è il primo atto della guerra commerciale in corso contro l’Europa. «Amerika ist mit Deutschland unzufrieden», l’America è scontenta della Germania, così titola la Frankfurter Allgemeine l’articolo d’apertura della sezione economia.
Il sommario spiega: il governo a Washington ha posto sotto particolare osservazione la politica commerciale tedesca, la Germania incassa troppo e ciò danneggia gli Stati Uniti. Altri quattro paesi sono nella lista nera: Cina, Taiwan, il Giappone e la Corea del Sud. I tedeschi sono gli unici europei dunque a essere classificati cattivi. Se non si ravvedono potrebbero essere decise sanzioni, si avverte da Washington. La Germania viene presa di mira perché in prima fila contro il Ttip, il trattato di libero scambio tra Usa e Unione europea.
Anche se a livello diplomatico, da una parte e dall’altra, ci si scambiano complimenti, in realtà è in corso una guerra sotterranea tra Usa e Germania, lascia capire il quotidiano di Francoforte. Un conflitto evidente, dalla truffa della Volkswagen, che era nota in Usa da oltre un anno ma denunciata al momento opportuno, al würstel bianco, amato dai buongustai bavaresi e da vietare per gli americani perché senza conservanti va consumato fresco di giornata. Il Ttip, se sarà approvato, lo condannerà a morte come tutti o quasi i prodotti tipici europei.
Il ministero dell’economia americano, scrive la Faz, rivolge alla Germania lo stesso rimprovero dei partner europei: esporta troppo. Il surplus tedesco nella bilancia con gli Stati Uniti l’anno scorso ha superato i 74 miliardi di dollari. I tedeschi dovrebbero comprare di più i prodotti Usa. Inoltre, per Washington la politica finanziaria che tiene bassa la quotazione dell’euro della Banca centrale europea aiuta l’export tedesco. E Draghi, secondo Washington, è controllato e protetto dalla Merkel. In effetti, secondo i parametri comunitari la bilancia commerciale tedesca ha un attivo eccessivo, oltre l’8% rispetto al pil, mentre il limite massimo sarebbe il 6. Ma il parametro da rispettare non riguarda comunque gli Stati Uniti, ribattono i tedeschi.
Gli americani sono furibondi perché la Germania, prima in Europa, è scesa in campo contro il Ttip. I cittadini, non il governo: in 100 mila a Monaco, in 250 mila a Berlino. Il dossier delle trattative segrete (248 pagine) è stato rivelato dalla Süddeutsche Zeitung. Lo scoop del quotidiano di Monaco ha infine convinto il presidente francese Hollande, che si è dichiarato contrario: se passasse il trattato, tra dieci anni in Francia non esisterebbe più un coltivatore diretto. E in Italia?
Che l’auto sia usata come un’arma di ricatto da parte degli Usa risulta più che evidente dal dossier: se firmeremo il trattato saremo nelle mani delle multinazionali americane che ci imporranno i loro metodi di produzione e i loro prodotti, niente affatto sicuri secondo le nostre norme. E il ricatto è chiaro: in sintesi, se non accettate i nostri polli al cloro, la carne di vitello agli ormoni, noi boicotteremo la vostra industria automobilistica.
Già il fatto che si metta insieme un motore e il prosciutto, quello di Parma e quello della Foresta Nera, dimostra quanto di marcio si nasconda dietro queste trattative segrete. Una vettura diesel VW inquina comunque meno di qualsiasi auto americana, ma gli Usa così rigorosi poi vorrebbero costringere gli europei ad abolire ogni controllo sui generi alimentari perché a loro non conviene. Per favorire le multinazionali, con il Ttip verrebbero distrutte le nostre piccole e medie industrie. Verranno cancellati tutti i prodotti tipici, anche il cibo fa parte della nostra cultura. Frase retorica, ma non per questo falsa. Si è colpita la VW per mettere in difficoltà la Germania. Meglio colpirli dove sono più deboli, e colpevoli. Ma se un domani non ci avveleneremo con il cibo spazzatura texano lo dovremo in gran parte ai tedeschi. L’inganno dei gas di scarico è poca cosa. Se passa il Ttip grazie al ricatto sulle auto il danno sarà per sempre.