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 2015  giugno 17 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Renzi ieri sera è andato a Porta a porta, ha detto un mucchio di cose interessanti, e tra le cose interessanti ha detto soprattutto questa: che i centomila assunti di settembre, previsti nella legge cosiddetta della nuova scuola, saranno forse sistemati l’anno prossimo, perché l’opposizione ha presentato tremila emendamenti, e con tremila emendamenti non si va da nessuna parte.

Letteralmente?
Letteralmente, tra virgolette, ha detto così: «Quest’anno con tremila emendamenti in commissione non si riesce ad assumere i 100mila a settembre. Le scelte dell’opposizione hanno come conseguenza che il provvedimento non riuscirà ad entrare in vigore in tempo per settembre». Poi: «Faccio tesoro del suggerimento di Lula: se sei convinto di aver ragione ma hai l’opinione pubblica contro fai una conferenza nazionale, racconti la tua proposta, ascolti le critiche e poi decidi. A inizio luglio faccio una conferenza sulla scuola, sento tutti, dai sindacati alle famiglie e dopo si decide». Quindi si tratterebbe di una specie di sospensione del disegno di legge. Intanto si farà questa specie di mega Leopolda, dove parleranno tutti, sia i favorevoli che i contrari. Se vorranno parlare. Dopo di che, si rimetterà mano alla legge, e prevedo brutti musi.  

Che trucco c’è?
Beh, proviamo a immaginare. Una giornata o forse due di interventi dal palco sui temi sollevati dalla legge cosiddetta della Buona scuola, già approvata alla Camera e adesso in discussione al Senato, dove i numeri sono difficili. Renzi ha citato l’ “opinione pubblica” («se hai contro l’opinione pubblica...»). Ma che cos’è l’opinione pubblica? Sono quel po’ di giornali che gli dànno addosso (non troppi) e soprattutto quei tizi del suo stesso partito più i cosiddetti sindacati più i cosiddetti rappresentanti dei genitori più i cosiddetti rappresentanti degli studenti che corrono ad aprire bocca con i giornalisti, ben felici a loro volta di intingerci il pane, come si dice. Senonché: le organizzazioni sindacali degli insegnanti rappresentando davvero la maggioranza degli insegnanti? E quelli che si presentano come portavoce dei genitori rappresentano davvero la maggioranza dei genitori? E stessa domanda per gli studenti e le loro sedicenti rapprresentanze? Si tratta di stabilire: se è giusto dare una valutazione del lavoro svolto in classe dai professori; se è giusto che l’organizzazione scolastica e il giudizio sui docenti sia in mano a un capo istituto; se è giusto che un privato, volendo, possa finanziare la scuola. Eccetera eccetera. I temi sollevati dalla legge. Ora, a questa Leopolda, una volta tanto parleranno anche quelli che con la legge sono d’accordo. Vuole saperne una? Parlerà più gente che è d’accordo con la legge e ha titolo per parlare di tutti quegli altri. I sindacati perciò dichiareranno che è una trappola e non ci andranno. Idem gli altri rappresentanti di questo o di quello. È possibile che venga indetta una manifestazione nel giorno della stessa Leopolda contro l’iniziativa di Renzi.  

Renzi con questo sistema andrebbe allo scontro.
Sì, è l’apertura delle ostilità, cioè il ritorno, come ha preannunciato in un’intervista di ieri a Gramellini della Stampa, al Renzi 1 “Il rottamatore” con sepoltura rapida del Renzi 2 “Il mediatore”. Il mediatore, lasciando fare, smussando, ascoltando, ha preso delle belle scoppole sul territorio. E l’anno prossimo sul territorio ci si tornerà per eleggere i sindaci di Milano, Napoli, Torino, Cagliari e forse Roma.  

Roma?
Nell’intervista a Gramellini, Renzi ha detto: «Se torna Renzi 1, fossi in Marino non starei tranquillo». È un benservito: il sindaco, dopo la relazione del prefetto Franco Gabrielli (luglio), ben istruito, sarà costretto a dimettersi, arriverà il commissario e ad aprile 2016 si vota. Ieri sera a Porta a Porta Renzi ha aggiunto: «Marino è una persona perbene, ma lui e l’amministrazione, che hanno dei problemi oggettivi visto che tre sono stati arrestati, si guardino allo specchio e decidano cosa fare. C’è il giubileo a Roma. C’è tutto il mondo che ci guarda».  

Che altro è uscito da questo Porta a Porta di ieri sera?
Sugli immigrati: «I permessi temporanei sono un’arma che dobbiamo avere» (cioè daremmo i permessi temporanei a tutti e a questo punto austriaci e francesi, alla frontiera, non potrebbero più respingere nessuno). E anche: «Sulla distribuzione in Europa di 40 mila migranti l’accordo si chiude: l’Ue non si può permettere di essere solo una moneta». Sui suoi problemi nel Pd: «Se devo andare a casa, vado a casa al congresso del partito nel 2017. Mi basta poco: ho dieci camicie da piegare e qualche libro da portarmi via». (leggi)

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