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 2015  giugno 17 Mercoledì calendario

MUSICA ESPRESSO

Basta mettere piede in quel tempio della musica che è la Konzerthaus di Berlino per staccare la spina dalla frenetica efficienza della metropoli e immergersi in un’atmosfera che segue il ritmo rilassante della musica classica. Il cui metronomo ticchetta al passo con i tempi: dopotutto siamo sempre a bordo della locomotiva teutonica, dove anche i concerti non possono durare più di una pausa caffè. Per questo un paio di volte al mese uno dei teatri più importanti della capitale tedesca apre le sue porte in un orario insolito, le due del pomeriggio, per offrire opere di altissima qualità insieme a un espresso da sorseggiare nell’elegante caffetteria con vista sul Gendarmenmarkt. Una «caffeina per le orecchie», come la definiscono gli organizzatori, che non solo dura poco più di una sosta al bar (45 minuti senza pause), ma che ci si avvicina anche come costo: sei euro caffè incluso (i biglietti si possono acquistare online sul sito konzerthaus.de). Superato l’ampio ed elegante foyer intitolato a Ludwig van Beethoven, si entra in una delle tre sale adibite agli Espresso-Konzert: l’intima Kleiner Saal, che oltre ai posti in platea offre alcuni comodi divanetti addossati alle pareti; la moderna Werner-Otto-Saal, spazio «nudo» (l’unico arredo sono le sedie degli spettatori), senza fronzoli che possano distrarre dalla musica; oppure la sfarzosa Groβer Saal, da vivere in una veste inedita perché il pubblico è invitato a sedere direttamente sul palco.
«Esclusività per tutti» è il motto del direttore della Konzerthausorchester, l’ungherese Iván Fischer, che dal suo arrivo a Berlino, nella stagione 2012/2013, ha lavorato per «sclassicizzare» la musica classica rendendola più accessibile (anche economicamente) al pubblico contemporaneo. Portando la Konzerthaus persino su YouTube, dove lui stesso è il protagonista della video-serie Eine Frage, Herr Fischer... («Una domanda, signor Fischer») e risponde alle curiosità degli spettatori sul dietro le quinte del teatro.