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 2015  giugno 22 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Le ultime notizie sulla Lega, che ieri ha celebrato i suoi riti a Pontida, sono queste. I sondaggi la dànno al 14%, contro il 12,5% di Forza Italia, ma presumono che se, votandosi con l’Italicum, il Carroccio andasse al ballottaggio contro Renzi, perderebbe di brutto: 61,5% contro 38,5%. Se invece la Lega guidasse una formazione di centro-destra tutta unita, allora vincerebbe contro il Pd di misura (cioè vincerebbe la coalizione di centro-destra) 53,5% a 46,5%. Il Pd vincerebbe anche contro il M5S, ma di poco: 51,2% a 48,8. L’altra notizia sulla Lega è che Bossi, in un congresso tenuto nella sede milanese dei commercialisti sabato scorso, è rimasto presidente del partito, ma è stato completamente esautorato. Bossi ha quindi parlato contro Salvini e la sua idea di trasformare la Lega in partito nazionale: «Non so che progetto è quello di Salvini, l’andare a prendere i voti al Centro e al Sud. Quelli i voti non glieli danno. Quelli vogliono i soldi, mica vogliono cambiare il Paese. Hanno sempre compartecipato con Roma ai banchetti con i soldi rubati al Nord. È difficile che cambino adesso. Salvini per adesso non mi piace. Si deve ancora esprimere, ma se fa un partito nazionale rimane da solo». Calderoli è d’accordo con Bossi, ieri a Pontida l’ha detto.

E Salvini?
S’è portato sul palco un sacco di bambini, ha fatto tosare il pratone in modo che in mezzo vi fosse un grande Sole delle Alpi, ha messo in bella vista una ruspa, nuovo simbolo leghista (dopo le scope di Maroni), con la ruspa - se lo ricorderà - Salvini intende demolire i campi rom. Vendevano piccole ruspe ai box, e anche le magliette con la scritta “Ruspe in movimento”, realizzata dai Giovani Padani. Salvini s’è portato sul palco la figlioletta Mirta, con questa maglietta. Non mi piace, voglio dirlo, che i bambini siano coinvolti nelle beghe politiche. Sono cervelli che vanno lasciati puliti.  

Ha risposto a Bossi?
Sì. «Ho portato il partito dal 4 al 14 per cento, qualche voto l’ho preso». Poi: «La ruspa fa giustizia di tanti errori. La ruspa la uso per Renzi non per qualcun altro. La ruspa la usiamo per far ripartire il lavoro. Prima mandiamo a casa Renzi e poi sgombriamo i campi rom. L’anno scorso eravamo qui per ricostruire e ripartire. Quest’anno siamo ripartiti e siamo qui per vincere. Non mi interessano alleanze partitiche ma parlare a quel 50 per cento di italiani che non votano e non ci credono più. Penso sia superata la fase dell’essere l’anti-Renzi. Il primo nemico di Renzi è Renzi, con il suo ego, i suoi tweet, il suo servilismo, la sua boria. Per me sarebbe sminuente, svilente essere l’anti-Renzi. L’anno scorso commentavamo il 6% alle Europee quest’anno abbiamo commentato il 16% alle regionali. Se tanto mi dà tanto, l’anno prossimo commenteremo il 26% alle politiche. Andiamo al ballottaggio e vinciamo». Vuole presentare un candidato anche a Roma, sostenuto dalla lista «Noi con Salvini».  

Deduco quindi che secondo Salvini andremo a votare l’anno prossimo.
Il segretario sembra avere le idee piuttosto chiare. «L’Europa è un’Unione sovietica criminale, che vuole ammazzare le diversità. Il matrimonio si fa tra uomo e donna e i bimbi vengono adottati dalla mamma e dal papà. Via la legge Fornero che è infame. Via gli studi di settore, il primo ladro in Italia è lo Stato. Via l’Imu su capannoni, su prima casa e negozi sfitti, non siamo a Cuba. Asili nido gratuiti, per aiutare mamma e papà. In un Paese normale polizia e carabinieri potranno tornare a fare polizia e carabinieri. Senza timore di essere denunciati dal primo spacciatore di turno, perché noi stiamo con le guardie non con i delinquenti. In un Paese normale viene reintrodotto un anno di servizio civile obbligatorio, per insegnare il rispetto. In un Paese normale ci si occupa dei disabili veri. Trovando i truffatori e i medici corrotti».  

E sui migranti? Perché, mentre Salvini parlava, a poca distanza Hollande e Renzi parlavano proprio di migrazione.
Ne ha parlato anche prendendosela col Papa che intanto era (ed è ancora) a Torino. «Mi fa piacere che papa Francesco a Torino abbia trovato il tempo per incontrare i rom e sono sicuro che avrà incontrato anche i torinesi esodati. Non mi permetto di attaccare il Papa, io sono l’ultimo dei buoni cristiani, ma rispetto chiama rispetto».  

Salvini non può vincere, è troppo estremista.
A chi gli spiegava che per andare al governo è necessario abbassare i toni, il segretario ha risposto: «Non dirò più vaffanculo». (leggi)

Dai giornali