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 2015  giugno 22 Lunedì calendario

TIMIDO

«All’inizio ha avuto qualche difficoltà per ambientarsi anche perché è un po’ timido. Ma quest’anno è esploso. Ha tempo di inserimento, visione di gioco, potenza e un ottimo tiro. Stiamo parlando di un futuro top player, giovane, completo» (il neoacquisto dell’Inter Geoffrey Kondogbia visto dall’ex compagno al Monaco Andrea Raggi).

MAGLIA/1 «Con Di Natale ho parlato prima che partisse per New York. Non devo certo parlare io di Totò. Per lui parla la carriera e parlano i numeri. Detto questo, va gestito perché ha quasi 38 anni. Lo faremo, in sintonia. Una volta ho chiesto una sua maglia e non riuscii ad averla, ora posso rifarmi» (Stefano Colantuono).

MAGLIA/2 «La maglia gialla dell’anno scorso ce l’ho a casa e aspetto di inquadrarla e appenderla insieme con quella rossa della Vuelta e la rosa del Giro. Ma finora non ne ho ancora avuto il tempo» (Vincenzo Nibali).

ESPERIENZA «Il 2013 è stato difficile, il 2014 è stato migliore, questo 2015 sta andando persino meglio, spero di poter salire ancora. Spero che questo successo sia un presagio per Wimbledon. Ma Djokovic resta il favorito, quando stai vincendo tutto puoi fare quel che vuoi. Lo so per esperienza personale» (Roger Federer che domenica scorsa ha conquistato per l’ottava volto il torneo di Halle).

ZUCCHERINO «Quando abbasso la visiera, sono di nuovo solo contro tutti, ma con meno armi addosso e 20 anni in più. Tornare a correre davanti al mio pubblico è stata una festa senza secondi fini, la cattiveria agonistica non è quella di una volta. Rispetto al passato, sono uno zuccherino» (Max Biaggi).

SINCERITA’ «Conta la sincerità. Quando frequenti i compagni di scuola non pensi a certi valori, ma quando diventi un personaggio pubblico cercano di usarti in tanti, spesso mentendo. Fai selezione, vicino a te vuoi solo gente onesta e sincera» (Fernando Alonso).

COLLEGE «All’inizio in effetti era un po’ militaresco. Ma c’erano ragazzi che venivano a giocare a tennis da tutto il mondo, ero quasi spaventato... Ora l’Accademia è più come un college» (Nick Bollettieri, che nella sua Academy ha tirato su campioni come Agassi, Courier e Seles).

CANDELA «“Nel maledire il buio, accendi una candela”. È una frase cinese, insegna a non piangersi addosso, a fare di tutto per uscire dalle situazioni negative. Mi servì molto dopo la caduta agli Italiani del 2013» (Elisa Longo Borghini, prima al Giro delle Fiandre 2015).