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 2011  ottobre 05 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Nitto Francesco Palma
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Francesco Saverio Romano
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Anna Maria Bernini (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Comandante Supremo delle Forze Armate dell’ Egitto è Mohammed Hoseyn Tantawi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Amanda è partita per gli Stati Uniti ieri a mezzogiorno (prima Londra, poi Seattle), Raffaele Sollecito è tornato nella villa del padre a Barletta, ha mangiato pesce, vuole passare i prossimi giorni a contemplare il mare. I familiari della povera Meredith si sono rassegnati a parlare con i giornalisti. Molto composti, soprendentemente sereni. Non ce l’hanno con la giustizia italiana in particolare, ma rilevano che la verità in definitiva non è stata accertata, che la sentenza che ha mandato in carcere Guede parlava di “concorso” e, se Amanda e Raffaele non c’entrano, con chi avrebbe concorso l’unico colpevole di questa storia? Infatti i suoi avvocati sembrano intenzionati a chiedere la riapertura del processo e la corrispondente di “Newsweek”, Barbie Latza Nadeau, autrice del saggio Faccia d’angelo, la vera storia della studentessa assassina Amanda Knox (un’americana che non crede a una parola di quello che dice Amanda), ha spiegato: «Dopo la superperizia l’assoluzione era scontata, ma non significa che Amanda e Raffaele siano innocenti. A pagare è solo Rudy Guede, per la felicità dei tantissimi negli Stati Uniti che lo hanno sempre considerato colpevole perché di colore e perché descritto come un mostro […] Per quattro anni il popolo americano ha sentito solo una voce, quella dei familiari di Amanda, onnipresenti sulle tre reti nazionali per difendere la figlia. Gli stessi giornalisti americani inviati a Perugia non parlano italiano e hanno descritto Amanda come la vittima di un errore giudiziario. Uno degli opinionisti più ascoltati, Doug Preston, ha demolito il pm Giuliano Mignini in tv, trasmettendo l’idea che il sistema giudiziario italiano sia una macchina inefficiente e corrotta. I due si erano conosciuti ai tempi delle indagini sul mostro di Firenze». Infatti la folla radunata fuori dal tribunale ha fischiato quando ha sentito la sentenza e ha gridato «vergogna, vergogna». Gli altri avvocati, quelli della difesa, ringalluzziscono per la vittoria, sia pure sobriamente. Mentre i due dell’accusa, cioè Manuela Comodi e Giuliano Mignini, hanno ribadito di esser convinti della colpevolezza di Amanda e Raffaele, Mignini sostiene che la sentenza d’assoluzione era già scritta e che la perizia disposta dal presidente della Corte Claudio Pratillo Hellmann è stata condotta in modo incredibile, secondo la Comodi si trattava di cuochi «che conoscevano le ricette senza aver mai cucinato».

Gli americani si sono congratulati ufficialmente.
Una strana ombra viene gettata su tutta la vicenda dalla dichiarazione di Victoria Nuland, portavoce del Dipartimento di Stato american «Gli Stati uniti apprezzano l’attenta considerazione della vicenda nell’ambito del sistema giudiziario italiano». Questa dichiarazione è stata resa dopo l’assoluzione. Se la condanna fosse stata confermata gli americani avrebbero apprezzato allo stesso modo?

Mi viene in mente il Cermis, piloti americani che si divertono a volare troppo basso, tagliano il cavo di una funivia e ammazzano 20 persone. Il processo non si potè celebrare in Italia e negli Stati Uniti i responsabili di quel massacro vennero assolti.
Gli americani impazziscono quando un loro cittadino è processato all’estero. L’impressione che questa sentenza sia stata in qualche modo pilotata c’è. Sulla superperizia, il giudice Edoardo Mori, un luminare di cui le risparmio le pubblicazioni, ha detto: «Sulla scena del delitto ha agito in realtà la famigerata squadra distruzione prove. A dimostrazione delle cautele usate, il poliziotto indossava i guanti di lattice. Restai sbigottito vedendo la scena al telegiornale. I guanti servono per non contaminare l’ambiente col Dna dell’operatore, ma non per manipolare una possibile prova, perché dopo due secondi che si usano sono già inquinati. Bisogna invece raccogliere ciascun reperto con una pinzetta sterile e monouso. I guanti non fanno altro che trasportare Dna presenti nell’ambiente dal primo reperto manipolato ai reperti successivi. E infatti adesso salta fuori che sul gancetto del reggipetto c’era il Dna anche della dottoressa Carla Vecchiotti, una delle perite che avrebbero dovuto isolare con certezza le eventuali impronte genetiche di Raffaele Sollecito e Amanda Knox».

La prima sentenza era convincente?
No, non fu convincente l’interrogatorio del pm Mignini, che pretendeva da Amanda il nome del poliziotto che l’aveva intimidita con due pacche sulla nuca. E non fu convincente la ricostruzione del delitto, con un coltello appena compatibile con l’arma del delitto, e le posizioni dei personaggi intorno a Meredith piuttosto improbabili e del tutto immaginarie.

Che figura ci fa la nostra giustizia, in generale?
Brutta figura. Due sentenze e nessuna davvero soldia. Amanda era in casa, come si sa da mille indizi (che su Raffaele non ci sono). Questo fallimento segue le inchieste deprimenti di Cogne, Garlasco, Gravina di Puglia.

• Che fine avrebbe fatto Amanda negli Stati Uniti?
La sedia elettrica probabilmente no. Ma parecchi anni di galera probabilmente sì. E al termine di un’inchiesta e di una procedura molto più convincenti di quelle a cui abbiamo assistito qui. (leggi)

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