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 2011  ottobre 05 Mercoledì calendario

E L’ISOLAMENTO SCALDA (ANCHE) IL CUORE

Immaginate di entrare in una casa dove ogni singolo elemento è stato pensato per non disperdere energia. Non state sognando ma viaggiando attraverso le novità che verranno presentate a Made Expo, alla ricerca di un miracolo di sostenibilità abitativa. Partendo da un concetto essenziale: un progettista avrà il pollice veramente verde solo se saprà coordinare le soluzioni nei vari elementi della casa. Perché il risparmio energetico che si può guadagnare con un moderno sistema di sottotetto potrebbe uscire come uno spiffero da una finestra.

Ma per varcare la soglia, intanto bisogna aprire una porta. Da sempre uno degli elementi di massima dispersione. Da Piacenza arrivano le blindate Flat, progettate dall’architetto Roberto Tortellotti per Alias. Strutture simmetriche a doppia coibentazione, con un’estetica innovativa, completamente piatta. Il risparmio di energia è già sostanziale: da 1,5 kW al metro quadro a 1,1. L’ultima soluzione per garantire il massimo dell’efficienza delle finestre arriva invece dalla veronese Albertini. Con Clim’A l’abbattimento termico scende da 6 kW al metro quadro fino a 0,7 kW. Un isolamento passivo reso possibile dalla struttura con tre lastre di vetro, da un «tappeto» di guarnizioni per evitare passaggi di caldo o freddo e la possibilità di iniettare nelle due vetrocamere del gas inerte per rallentare la trasmissione del calore. La ricerca dell’estetica è stata curata in ugual misura perché, come filtra dalle aziende, sul mercato ormai c’è piena consapevolezza delle potenzialità dei nuovi prodotti.

Negli ultimi anni molto è stato fatto in materia di isolamento dei tetti. Bellotti, azienda leader del settore legno con filosofia green nel sangue, presenterà le ultime coperture termoisolate: i pannelli Laripan Bio con spessori dimezzati rispetto ai tetti tradizionali e tre tipi di rivestimenti, in lana di roccia, sughero e fibra di legno. Molte di queste soluzioni sono studiate ad hoc per rientrare nelle cosiddette «zone climatiche», i parametri previsti dal decreto 311 del 2006 che rende detraibili le spese per chi investe su materiali green. Tra le più autorevoli certificazioni energetiche degli edifici ci sono quelle emesse dall’agenzia di Bolzano «CasaClima». Ad oggi sono già 3.540 gli edifici certificati, 650 i progetti in fase di analisi. Ha avuto qualifica A+ l’ultimo progetto dell’azienda altoatesina Rubner: Marina Verde a Caorle, in Veneto, sarà il primo edificio turistico a sette piani costruito interamente in legno. Cento per cento natura. Come l’edificio Panorama Giustinelli, sei piani in legno lamellare che sorgerà a Trieste nella zona del porto. Ha lavorato sullo sviluppo di lastre in cartongesso che separano muri, invece, Tecnasfalti. Isolgypsum nasce come pannello acustico per resistere ai rumori del vicino a volume da lite condominiale, ma diventa soprattutto un «cappottino» di tre centimetri che evita la dispersione termica. Perché se in una abitazione con una parete fredda l’unica soluzione è alzare la temperatura sul termostato, ecco la formula per raggiungerla senza aumentare i gradi: placcandola con questi materiali che a parità di condizioni garantiscono un risparmio del 40 per cento di energia.

Tra le più innovative forme di gestione energetica di una casa ci sono da qualche anno i sistemi di domotica. La Vimar porterà a Made Expo l’ultima tecnologia By-me. Basterà comporre il proprio «scenario» in base al trend energetico quotidiano per iniziare a dare del tu alla propria casa, regolando sul touch screen i propri consumi. Con la funzione «Energy Guard» si potrà poi aumentare la propria consapevolezza energetica creando lo scenario più funzionale monitorando i propri consumi sul computerino. E siccome anche gli sfizi possono strizzare l’occhio all’ambiente, ecco l’ultima vasca idromassaggio «portatile» realizzata da Softub. Leggera (per la categoria), solo 35 chili (invece dei canonici 150) è stata concepita come una navicella spaziale, in polybond invece che in vetroresina. Consuma 1,4 kW invece che i 3,5 kW della norma, grazie a un sistema di copertura che mantiene il calore una volta riempita d’acqua. Raggiunta la temperatura il motore si ferma.
Stefano Landi