Corriere della Sera 5/10/2011, 5 ottobre 2011
(m.sid.) Supermercati come Carrefour che vogliono fare un po’ anche da banche. Banche come le popolari che vogliono entrare nei supermercati e nei negozi con i bancomat all’inseguimento dei clienti
(m.sid.) Supermercati come Carrefour che vogliono fare un po’ anche da banche. Banche come le popolari che vogliono entrare nei supermercati e nei negozi con i bancomat all’inseguimento dei clienti. Operatori come Vodafone che lanciano carte di credito e studiano, insieme ai colleghi come Telecom, tecnologie embedded per convincere i consumatori a usare lo smartphone almeno per le piccole transazioni quotidiane. Poste che ha creato il primo sistema integrato cellulare-conto-carta di credito-ewallet. È una guerra sui contanti quella che, silenziosamente ma sempre meno, si sta combattendo in Italia. La crisi, certo, amplifica la sete del cash e delle commissioni da portare sulla propria barca. Ne è la riprova anche l’imminente lancio della piattaforma di «social market place» da parte di Cartasì-Key Client per fare incontrare esercenti, banche e utenti. Ma il processo viene da lontano. E dietro la guerra per erodere quote di mercato a settori una volta non in concorrenza c’è l’innovazione. Chi più vede lontano, più allunga il proprio ciclo di vita-business. Un esempio cristallino viene dagli smartphone: gli apparecchi di nuova generazione escono dalle fabbriche già con la tecnologia Ftc che permetterebbe i pagamenti in prossimità. Ma le telecom stanno studiando delle nuove sim che permetteranno di integrare gli e-wallet in maniera da poterli controllare direttamente. Piccole transazioni possono dire la loro anche in grossi bilanci.