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 2011  ottobre 05 Mercoledì calendario

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Camillo Langone è stato invitato a un matrimonio anglofilo e gli tocca procurarsi un tight. Domanda: c’è qualche amico che lo possiede ed è disposto a prestarglielo?

Fabrizio Fiorini A un matrimonio anglofilo io mi presenterei con la divisa della X Mas, altro che tight!

Michelangelo Penna tg 60 drop 6?

Anni Sangiovanni posso accompagnarti con un bel cappellino?

Tommaso Staccia ti conviene affittarlo...

Marco Simoncini Se è pomeridiano, s’impone il mezzo tight, ovvero senza cilindro e guanti... :-)

Giovanni Maria Ruggiero Suggerisco Toga Romana da governatore della provincia di Britannia.

Giovanni Maria Ruggiero Ancora meglio, stola da vescovo cattolico romano

Arianna Capuani :D

Massimiliano Fiorin Magari, ma fammi sapere la tua taglia (piu’ o meno dovremmo starci ma c’è forte rischio di non collimare gli orli delle maniche e dei pantaloni), e soprattutto orario e stagione del matrimonio.

Dania Salomoni tirchio!

Arianna Capuani Immagino la tua sofferenza a un matrimonio anglofilo.

Virginia Bartocci Fontana la divisa da guardia nobile di mio nonno, può andar bene?

Maurizio Attilio Ricci Prendilo a nolo

Massimiliano Fiorin Uehi, signori e soprattutto signore, pigliate poco per i fondelli che un ricevimento in tight è la cosa più raffinata che ci possa essere, e proprio per quello anche la situazione più a rischio di cafonaggine esibita (il confine è sottilissimo). Altro che bunga bunga. Ho già consigliato a Camillo di informarsi meglio, perché il tight è massima espressione di democrazia nell’aristocrazia, cioè bisogna avercelo tutti uguale perché bisogna dimostrare di essere tutti esponenti della stessa società che conosce il modo giusto di vestirsi e comportarsi. Chi non è mai andato a un ricevimento in tight o anche solo in cravatta nera, non ha idea delle cose orrende che si vedono a volerlo fare qui in Italia. Bisogna stare attentissimi.

Maurizio Attilio Ricci Mi permetto di correggere: mezzo tight vuol dire con la giacca di normale lunghezza monopetto punte a lancia, è una innovazione. Il tight ha coda lunga rotonda. L’orario non c’entra perché è sempre da giorno (in inglese si chiama morning suit). Unica variazione ammessa è la cravatta in luogo del canonico plastron, lezioso e ridondante. Guanti sempre, cappello mai, a meno che gli sposi non siano principi reali.

Marco Nanni Camillo, fattelo fare su misura! Ti rimarrà per sempre e potrai utilizzarlo in diverse occasioni

Maurizio Attilio Ricci ma no, invecchia nell’armadio ed è il più inutile e limitato degli abiti

Camillo Langone Virginia, andrebbe benissimo se io fossi guardia nobile ma purtroppo non lo sono, temo possa risultare una carnevalata (non che il tight a nolo non si avvicini al medesimo concetto, chiaro...).

Maurizio Attilio Ricci le guardie nobili indossano il frac, che le decorazioni fanno sembrare una divisa, senza che lo sia, ma un abito da giorno

Maurizio Attilio Ricci mai

Barbara Marini potresti smorzare la carnevalata portandoti un mio basset hound...

Gino Roca Deluso. Un italofono a un matrimonio anglofono?

Massimiliano Fiorin Mi permetto di osservare che, qui in Italia, organizzare un matrimonio con ospiti in tight è bella cosa solo se si tratta di un ambiente selezionatissimo (e senz’altro trattandosi di Camillo sarà così). Altrimenti il rischio carnevalaggine è molto alto, e quel che è peggio si mettono in imbarazzo gli invitati, che trovo sia sempre la peggior cosa da farsi. Se è un ambiente mediamente elegante, trovo che sarebbe bene fare giungere ai signori l’indicazione del noleggiatore di fiducia di chi organizza (e ovviamente non fare pagare agli ospiti il nolo) perché secondo me è importante che i tight siano tutti uguali. Vabbe’ che io vivo in mezzo agli infedeli e ai parvenu, ma visto succedere cose, anche solo in serate di gala in cui si era chiesta la cravatta nera, che gli umani non possono neanche immaginare. E a mio avviso è molto brutto che avvengano certe cose, perché così facendo si autorizza il generale degrado del dress code. Il mondo ha inizato a andare a rotoli da quando i signori non si cambiano più per la cena, come Camillo sa bene.

Camillo Langone Anglofilo, Gino, non anglofono.

Anni Sangiovanni ...se la cerimonia non è anglofona ma anglofila è terrificante tight!!! Delusa quanto Gino.

Gino Roca .... peggio, Camillo, potrebbe esserci un’aria di royal wedding farlocco. Io, al posto tuo, andrei indossando Incotex e una giacca di Roda. Poi se qualcuno storce il naso gli ricorderei che l’abito non fa.....

Myriam Allegra Camillo, certo che capitano tutte a te!

Alessandra Fornari purtroppo è di mio padre! ex capitano nazionale rugby

Marino Poerio Plaudo all’intervento preciso di Maurizio Attilio Ricci (non avevo dubbi), sebben dissenta dalla considerazione negative sul tight su misura (e in genere sul tight). Nel caso di Camillo, ovviamente, convengo che l’unica soluzione sarebbe l’affitto. Con due chiose. Primo, di badare che si tratti di un tight classico, a volte ne propongono di stampo teatrale con la giacca nera. Se non si ha particolare dimestichezza con questa mise, invece, converrebbe attenersi al classico grigio con pantaloni grigi a righe. Sul gilet, se possibile, proverei a trovarne uno tinta ecru, molto più raffinato del grigio perla. Tuttavia (punto due), visto che Camillo non è particolarmente intrigato dal tight, e che non mi pare si troverebbe a proprio agio col capo in questione, gli ricordo che a un matrimonio in tight non si è tenuti ad indossarlo per forza, diversamente da quelle occasioni in cui il cosiddetto dressing code sia codificato esplicitamente sull’invito (ad esempio, la cravatta nera ovvero lo smoking per serate di un certo rilievo), cosa che in un matriomonio non si usa fare. A meno di essere un testimone, un gentiluomo di cerimonia o un parente stretto, invece di un tight abborracciato suggerisco un formalissimo abito grigio scuro – ovviamente scarpe nere stringate liscie e camicia bianca. La bella figura è garantita.

Davide Brancato Io invece ti consiglio il regalo... http://winezero-italy.com/
(facciamoci del male)

Loredana Zorzan io voglio vedere le foto ;-)

Tommaso Farina Il problema del tight è che è una cosa stupenda ma non ci sono praticamente occasioni per indossarlo se non appartieni all’aristocrazia inglese.

Camillo Langone È quello che penso anch’io.

Marino Poerio Naturalmente in Gran Bretagna le occasioni sarebbero maggiori, ma con la perfida Albione ne condividiamo almeno una: il matrimonio, appunto. Da sempre ci si sposa (anche) in tight (anche) da noi. Ma ribadisco: non è vincolante. Ho partecipato a diversi matrimoni in tight senza sfoggiarne uno, e non ho avuto alcun problema di adeguatezza al contesto – che per inciso è il vero succo dell’eleganza. È invece assurda l’ipotesi di un tight prestato (se non da un sosia), a meno di non voler andare vestito da scaramacai, con le maniche troppo lunghe, le braghe ampie e tutta una miriade di combinazioni corto/lungo/largo/stretto divertenti per tutti tranne che per chi indossa l’abito. Affittandolo, le modifiche sono ovviamente fatte dal negozio. Ma il risultato finale non sarà mai all’altezza di un abito formale su misura.