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 2011  ottobre 05 Mercoledì calendario

LA CASA RESPONSABILE

Ne vale la pena. Cercare i materiali più avanzati per evitare dispersioni di calore; investire sulla sicurezza e sulle certificazioni; pretendere garanzie su strutture e impianti. Basta fare due conti per capire che solo così, alla lunga, si risparmia. E che ormai il vero affare non è più la casa «un po’ conciata» che costa poco. Qualcosa è cambiato: nel 2011 è meglio puntare sulla qualità. Sicurezza, affidabilità, servizi. Requisiti che diventano fondamentali nell’ acquisto di un appartamento e che sono espressione di una nuova sensibilità «green». Di questi temi si parlerà durante Made Expo, l’ appuntamento dedicato alle costruzioni e al progetto - siamo alla quarta edizione - che si inaugura oggi alla Fiera di Rho-Pero (fino all’ 8 ottobre) con oltre 1.800 aziende espositrici, di cui 260 straniere. Il punto di partenza è scientifico: Federcostruzioni ha affidato al Cresme (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’ edilizia e il territorio) un’ indagine su 800 famiglie dal titolo: «La qualità edilizia in Italia. Definizioni, percezione, criticità e vantaggi». Dai primi risultati si nota un’ inversione di tendenza: l’ estetica di una casa perde peso a vantaggio dell’ utilità. Niente sorprese, per favore. E pochi fronzoli: a fare la differenza nell’ acquisto di un immobile non sono più soffitti stuccati o camini in marmo, ma una buona caldaia e infissi extralusso. E allora, alla domanda «scelga le parole che definiscono per lei la qualità di un bene», il 24,3 per cento degli intervistati ha risposto «sicurezza», il 17,5 «garanzia», il 12,1 «certificazione», il 12,1 «credibilità», l’ 11,8 «conformità a requisiti». Sorpresa: solo il 2 per cento delle famiglie italiane sembra subire ancora il fascino del bello. Meglio il basso consumo di un doppio salone. Un po’ estremizzato ma il concetto è proprio questo: l’ elemento cui si presta maggiore attenzione è la riduzione del fabbisogno energetico (20,8 per cento di risposte, cui aggiungere il 6,6 per cento di chi chiede «bassi costi gestionali»). Certo, anche l’ occhio vuole la sua parte, ma sempre in chiave «bio»: tra le priorità nello scegliere il proprio «posto», con il 16,8 per cento di preferenze c’ è la «luminosità». Ma subito si torna alla praticità: il 12,5 per cento degli interpellati sceglie la casa in una zona «servita» da scuole, strade e mezzi pubblici. Paolo Buzzetti, presidente di Federcostruzioni, non sembra stupito: «È cambiata la mentalità. Fino a poco tempo fa quasi nessuno conosceva la differenza tra edificio di classe A e B. Oggi, invece, si comincia ad apprezzare la qualità del costruito. Ci troviamo di fronte a una tendenza irreversibile». Sociologia applicata al mattone: la crisi costringe al passaggio dal «ciclo della quantità» a quello della qualità e pazienza se (in una prima fase) si è costretti a spendere un po’ di più. Ora contano il tempo di vita dell’ appartamento e i costi di gestione. E se proprio si deve stare attenti al portafoglio, la scelta è semplice: l’ 80 per cento degli italiani intervistati dal Cresme dichiara di aver cambiato approccio. «Compro di meno ma difendo la qualità del prodotto». Ricapitolando: meglio una casa piccola ma di maggior qualità (68,7 per cento) rispetto a una grande ma senza garanzie (31,3). E se è sostenibile e «con certificazione», ancora meglio (il paragone è con le auto Euro zero, ormai inacquistabili). «I risultati della ricerca - spiegano i redattori del Cresme - evidenziano una crescente sensibilità rispetto alla qualità delle case in generale». Conferma il sociologo Enrico Finzi: «Assistiamo al diffondersi di una "coscienza avanzata" che si nota nella richiesta di pannelli solari, di infissi tecnologici, di coibentazioni. C’ è anche un altro punto: gli italiani tendono a cercare una casa nuova rispetto a una vecchia perché sanno che il patrimonio edilizio del Paese è piuttosto maltenuto». Avviso: «La tendenza verso la smaller size (l’ abitazione di piccola taglia) è dovuta non solo a costi di gestione ma anche a motivi demografici. Le famiglie rimpiccioliscono sempre di più». Passi in avanti. Anche se il sociologo avverte: «Serve maggiore informazione». Su incentivi, effettivi risparmi e sui certificati rilasciati dalle imprese. Non è questione da poco: chi controlla i controllori? Chi verifica la regolarità di alcuni attestati? Su questi temi Federcostruzioni ha avviato un progetto specifico volto a definire percorsi, modalità e sistemi che consentano di verificare il processo di costruzione. Buzzetti insiste: «Non bisogna farsi prendere dalla voglia di certificare tutto, non facciamoci sommergere da carte e bollini. La vera sfida, piuttosto, è conoscere le imprese a cui ci si affida. Quelle serie non hanno mai problemi a raccontarsi». Impegnati, ecologici, responsabili. Migliorano gli italiani. Soprattutto se devono cercare casa. Anche questo sarà un tema di Made Expo 2011. A partire da questa mattina: la manifestazione si inaugura con gli «Stati generali delle Costruzioni», un tavolo di confronto tra la filiera delle costruzioni e le istituzioni, la politica e la società civile «per proporre un modello di sviluppo basato sulla qualità e la legalità dell’ impresa e del lavoro». Annachiara Sacchi RIPRODUZIONE RISERVATA Eventi La guida Da oggi a sabato 8 ottobre Fiera Milano-Rho ospita Made Expo , l’ esposizione dedicata all’ edilizia e all’ architettura (dai materiali alle finiture, dalle nuove tecnologie all’ impiantistica) riservata agli operatori di settore. Saranno presenti 1.820 espositori, 260 dei quali stranieri, distribuiti su una superficie di oltre 94.000 mq netti. Info : tel. 02/36629668, www.madeexpo.it L’ App Parquet Questo progetto si rivolge ad architetti, progettisti, distributori e pubblico finale con lo scopo di valorizzare un materiale adatto per eccellenza a rivestire case, appartamenti e locali commerciali. Per l’ occasione è stata realizzata un’ applicazione iPad (al pad. 7), un viaggio virtuale per scoprirne storia, tipologie di legno, fabbricazione, essenze, lavorazioni e geometrie di posa Borghi & Centri Storici La seconda edizione del progetto Borghi & Centri Storici propone al Padiglione 2 una serie di incontri sul tema del recupero e della valorizzazione del patrimonio degli oltre 5.000 borghi e centri storici italiani. Tra i temi trattati, restauro, progettazione, bioarchitettura e nuove fonti di energia al servizio di una grande risorsa del made in Italy
Annachiara Sacchi