Monica Mainardi, Chi, n. 42, 05/10/2011, pp. 74- 79, 5 ottobre 2011
Sergio Arcuri interpreta in “Sangue caldo” un omosessuale che si esibisce “en travesti”. «Due ore di trucco, quaranta minuti tra acconciature, parrucche e ritocchi alla depilazione e un’altra mezz’ora per la “vestizione”
Sergio Arcuri interpreta in “Sangue caldo” un omosessuale che si esibisce “en travesti”. «Due ore di trucco, quaranta minuti tra acconciature, parrucche e ritocchi alla depilazione e un’altra mezz’ora per la “vestizione”. Alla fine ho ringraziato Dio per essere nato uomo e non essere costretto a vivere tutta una vita tra tacchi, cerette e trucchi. […] La prima volta che mi truccarono e mi travestirono, mia sorella Manuela fece una foto con il cellulare e la mandò a mamma, per vedere se mi riconosceva. Io ero certo che l’avrebbe fatto. Manu le scrisse: “Guarda che gente c’è sul set!”. E lei rispose: “Ma chi è quella prostituta?”» (Sergio Arcuri).