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 2015  agosto 22 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Chi pagherà per il funerale di Vittorio Casamonica, clamorosa esibizione di forza malavitosa nella periferia romana?

Chi?
Ma è chiaro! L’ex pilota dell’Alitalia che guidava l’elicottero e ha cosparso di rose la bara, i parenti in lacrime e la strada! Costui, partito dall’eliporto di Terziglio - centro campano che è ospite del nostro computer per via di vecchie storie legate alle discariche - e diretto ufficialmente all’elisuperficie della Romanina (borgata romana), ha deviato dal suo percorso senza chiedere il permesso, poi ha volato sotto quota mille piedi - cioè a meno di 330 metri d’altezza - e anche qui ci voleva il permesso, infine ha lanciato materiale da bordo senza specifica autorizzazione. Quindi gli è stata ritirata la licenza e non si sa quali altri guai passerà. Per il resto è tutto un turbinio di dichiarazioni, inchieste di questo e di quello, Alfano ha preteso due relazioni dal prefetto Gabrielli, che si è affrettato a fare comunicati dai quali si evince che nessuno sapeva nulla, i funerali a quel modo si sono svolti all’insaputa di tutti...  

Però c’erano i vigili urbani...
I vigili urbani chiedono che si ridia un’identità al loro corpo, regolarmente massacrato dai media eccetera eccetera. A quanto pare i vigili urbani sono intervenuti intorno alle 11 di mattina non per il funerale, ma per questioni legate al traffico: la carrozza nera con bassorilievi dorati trainata da sei cavalli e tutto il seguito dei famigliari, dei famigli e dei clientes avevano paralizzato il traffico, l’asfalto era pure pieno di rose, la Tuscolana era bloccata, quindi i vigili si sarebbero trovati sul posto non per scortare un vecchio amico o padrino, come hanno insinuato o fatto capire i maledetti giornali, ma per risolvere normalissimi problemi di viabilità. Non le sto a dire quanto sono indignati, i vigili urbani.  

E il prete?
Don Giancarlo Manieri? Ma cosa vuole che ne sapesse, il prete? Non è mica il padre Giacomo da Poirino che passò i guai suoi per aver dato i sacramenti a Cavour senza pretendere la ritrattazione. Anche lui (com il don Giacomo di 150 anni fa) dice di aver agito secondo coscienza, e a chi gli fa notare che i mafiosi il papa li ha scomunicati (esattamente come capitò a Cavour), don Giancarlo risponde che lui di mafia non sapeva niente, fuori dalla parrocchia di don Bosco al Tuscolano - la stessa che fu rifiutata al povero Welby, ma dove venne accolto senza esitazioni l’assassino della banda della Magliana De Pedis - c’erano cinquecento persone, e lui che poteva fare?  

Una volta i preti sapevano tutto dei loro parrocchiani.
Dice don Giancarlo, una figura tragicamente grottesca: «Io ho fatto il prete, non spettava a me bloccare il funerale. La chiesa può dire no a un funerale? Ecco, questo è un problema. Le scomuniche del Papa ai mafiosi? Bisogna chiederlo in alto, non a me. L’esponente di un clan è comunque dentro la Chiesa. A me hanno fatto solo vedere un foglietto che diceva che era un cattolico praticante e che lasciava moglie e figli. Di tutto l’ambaradam che c’era fuori non sapevo nulla perché ero già preparato per la funzione». Povero don Giancarlo. Non ha neanche visto il manifesto appiccicato subito fuori dove il boss Vittorio Casamonica - il morto - era ritratto in veste da papa. E le gigantografie sulla facciata della Chiesa? Un Colosseo su cui campeggiava la scritta: «Hai conquistato Roma, ora conquista il paradiso». La famiglia Casamonica, però, sapeva quello che faceva: la musica che ha accompagnato le esequie era quella del Padrino...  

• ’Sto Casamonica alla fine era davvero potente?
Già perché, a pensarci, il problema non è tanto il Casamonica morto, quanto il Casamonica vivo, che ha potuto, in questo paese disgraziato, arricchire fino al possesso di 23 ville, varie Rolls Royce e Ferrari (una presa un anno fa con una truffa), una collezione impressionante di opere d’arte, una pista di trotto e chissà che altro. Lo descrivono come un capoclan arricchitosi con il commercio di eroina, praticato fin dal primo apparire sulle strade di quella droga, cioè gli anni Settanta. Aveva nelle sue mani la Romanina, l’Appio, il Tuscolano, l’Anagnina, Tor Bella Monaca. Un capoclan sinti, cioè uno zingaro o ex zingaro. I nipoti ai giornalisti hanno detto: «Siamo zingari, però brave persone, zio Vittorio comprava e vendeva automobili, il funerale si spiega con la sua e la nostra passione per le feste». Tre anni fa misero dentro una trentina di pusher affiliati al clan, ma inutilmente. Col funerale a quel modo hanno dato una bella prova di forza. Un paio di nipoti erano ai domiciliari, e gli hanno dato senza fiatare il permesso di uscire e far festa col morto. (leggi)

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