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 2015  agosto 20 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Quelli dell’Isis hanno tagliato la testa a un vecchio mite, colto, che aveva passato la vita a studiare Palmira...

Ho visto la sua foto, bellissima faccia
Khaled Asaad, 82 anni, studioso di antichità e capo del sito archeologico di Palmira per cinquant’anni. Dopo la pensione aveva continuato a lavorare per l’antica città a cui aveva dedicato la vita, scrivendo, aiutando le missioni che arrivavano sul posto, organizzando cicli di studi e seminari. A maggio, quando s’era capito che sarebbe arrivato lo pseudocaliffo, Asaad aveva dato un contributo fondamentale al trasloco dei pezzi e, spesso, alla loro sostituzione con dei falsi. Arrivati al museo, che Asaad aveva diretto per decenni, quelli dell’Isis l’hanno trovato praticamente vuoto. Un mese fa hanno quindi arrestato il vecchio archeologo e hanno passato tutto questo tempo, fino a ieri, a torturarlo perché dicesse dove era nascosta la roba. Da quello che abbiamo capito, Asaad non ha parlato, difendendo l’integrità delle antiche pietre come se si trattasse di sue figlie. Ieri perciò gli islamisti gli hanno tagliato la testa e poi hanno appeso il corpo a una colonna. Un altro orrore che ci costringe a qualcosa che va esclusivamente a loro vantaggio, raccontare quello che fanno.  

D’altra parte il problema della loro tecnica comunicativa è proprio questo: sono costretti ad alzare sempre di più il livello dell’orrore perché qualunque fatto, se ripetuto, perde interesse. Mi ricordo che a Palmira, sullo sfondo di quelle colonne meravigliose, organizzarono uno sgozzamento di massa...
Sì, e hanno anche promesso di non toccare il colonnato, mentre non ci sarebbe niente da fare per quelli che loro considerano idoli, cioè le antiche statue, le scritte e una quantità di altri reperti che esistono ancora grazie anche ad Asaad. Senonché non c’è troppa religione in questa storia, anche se i loro sacerdoti parlano di blasfemia, di idoli, di paganesimo: la verità è che tra le fonti di reddito delle milizie di al Baghdadi c’è anche il traffico di reperti antichi, capace di fruttare molti milioni di dollari. A Palmira si trovano oggetti unici, e di straordinaria bellezza.  

Che cos’era alla fine questa Palmira?
Una città di confine, in pieno deserto, piazzata sulla strada del grande commercio internazionale. Carovane provenienti dall’Oriente trasportavano verso Roma mirra, pepe, avorio, perle, piante medicinali, sete indiane e cinesi. Questi traffici avevano fatto crescere la città non solo in dimensioni, ma anche in qualità della vita. Gli abitanti di Palmira, come sempre quelli che si trovano in una zona di confine, parlavano senza problemi le lingue dei paesi confinanti, l’aramaico, il greco. Dai bassorilievi si capisce che vestivano alla persiana. E quando arrivarono i romani, si impraticarono pure con gli usi e i costumi latini. Ironia della sorte, erano campioni di tolleranza religiosa. Zenobia, la loro regina...  

Credo che non possiamo permetterci una trattazione troppo lunga dei fatti antichi...
Era solo per mostrarle che Palmira ci appartiene, che l’assassinio di Asaad allarga una ferita sanguinante dell’intelligenza occidentale... Dalle parti di Tivoli si dà ancora qualche volta alle bambine il nome di Zenobia in memoria dell’antica regina che venne qui esiliata. Zenobia sta nella pittura di Tiepolo, nella musica di Rossini...  

La questione è che bisognerebbe battere questi dell’Isis e l’Occidente non sembra per niente intenzionato.
Gli americani nell’ultimo anno hanno preso di mira e colpito ottomila obiettivi spendendo tre milioni di dollari, e nonostante questo al Baghdadi ha raddoppiato le sue conquiste e controlla oggi 250 mila chilometri quadrati di territorio. Ha perso Derna, ma ha preso Sirte. Ha difficoltà in Libia, dove le tribù non possono accettare i suoi metodi dittatoriali, ma ha armi per tirare avanti tranquillo per due anni. L’accordo tra americani e iraniani, se i radicali dei due paesi non riusciranno a farlo saltare, promette di essere il germe di una possibile coalizione che metta insieme il diavolo e l’acqua santa, per esempio i sauditi con Teheran, una bestiemmia solo a pensarla. È probabile che ci si arrivi, convincendo magari Assad a farsi da parte e rassegnarsi a qualche esilio dorato. Ci vorranno anni anche qui, e chi ci salverà Palmira nel frattempo ora che anche Asaad è morto? (leggi)

Dai giornali