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 2015  agosto 20 Giovedì calendario

L’attimo fuggente, una macchina emotiva a orologeria. È impossibile non commuoverso davanti a quel professore che insegna le foglie d’erba di Walt Whitman, il coraggio del pensiero e la propria autonomia. Un successone meritato ma insperato, l’ultimo in cui i teenager Usa non sprofondano nelle volgarità di American Pie e dintorni. A un anno della morte Robin William

Quanto piangere. Una volta lo si diceva come complimento: un film che sapeva suscitar emozioni.
L’attimo fuggente fa parte di questo gruppo di titoli strappacore ma in modo intelligente, lacrime di genitori & studenti, a maggior ragione oggi, a un anno dalla morte disperata del suo eroe, il clown triste Robin Williams che coi giovani e bambini ebbe sempre un rapporto particolare. Lui, nel ruolo del prof. Keating nel collegio per i mini vip a Welton, nel Vermont, insegna le foglie d’erba poetiche di Walt Whitman, il coraggio del pensiero e la propria autonomia. Sette alunni, vestiti da history boys, lo prendono in parola e rifondano la clandestina «setta dei poeti estinti», come dice il titolo originale.
Siamo nel puritano 1959, lontani dal Paradiso ma prossimi ai ’60: l’inno del carpe diem, rilanciato con campagna marketing che Orazio non si sarebbe mai immaginato, porta i ragazzi a tu per tu con l’arte e la vita e un giovane che vuol far l’attore si mette contro la famiglia. Un giorno poi il prof. viene allontanato dall’establishment e qui c’è il clou, l’addio alle scene. Cavalcando quella retorica che si porta sempre con sé il cinema scolastico (Addio mr. Chips fa da esempio negli archivi di memoria Mgm), il film dell’australiano Peter Weir – che dopo girerà Truman Show – è una macchina emotiva a orologeria, un inno alla rivolta addomesticato ma d’aspetto ruspante e comunque conserva il Dna poetico delle grandi occasioni.
Williams è perfetto anche quando va fuori dai margini, da gran gigione, facendo risuonare la sceneggiatura di Tom Schulman che ebbe l’Oscar. Fu un successone meritato ma insperato, l’ultimo in cui i teenager Usa non sprofondano nelle volgarità di American Pie e dintorni. Accanto a Williams (che perse la statuetta a favore di Daniel Day Lewis) ci sono studenti che saranno laureati famosi dal cinema come Robert Sean Leonard o il giovane Ethan Hawke che si ritaglia un suo spazio di commozione.