
Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Un mucchio di notizie sulla cocaina. La più importante è questa: il vizio della cocaina in Europa è in aumento tra le persone che hanno meno di 34 anni; l’Italia è tra i paesi maggiormente dediti allo sniffaggio, in un quadro che vede in ascesa i consumatori nella parte occidentale del Continente: Danimarca, Spagna, Irlanda, Regno Unito.
• Chi lo dice?
L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Gli europei che hanno assaggiato almeno una volta nella vita la coca sono 13 milioni. Tra questi, 7,5 milioni hanno meno di 34 anni e tra questi 3 milioni l’hanno usata nell’ultimo anno. L’Italia è un consumatore forte: consumano coca una tantum il 6,8% dei giovani contro il 3,9% della media europea. Consumatori dell’ultimo anno: 2,2% contro 1,2%. Dell’ultimo mese: 0,8% contro 0,4%. La cocaina nel 2007 ha ucciso 500 persone in tutta Europa.
• Brutto.
C’è anche un ritorno dell’eroina, il cui consumo è in leggero aumento: +6% nel 2007 sul 2002. Aumentati anche i sequestri: più 4% in Europa nel 2007 sul 2002. Nel 2006 sono state sequestrate 8,1 tonnellate, nel 2007 8,8. Significativo anche il numero di sequestri in Turchia, paese chiave nel transito di droga: 13,2 tonnellate nel 2007 contro le 2,7 del 2002. La cannabis, benché sia ancora lo stupefacente più diffuso (nella fascia 15-24 anni l’ha usata il 15,9% nell’ultimo anno e l’8,3% nell’ultimo mese), è in calo. L’Italia è però ai primi posti anche in questa graduatoria. Non ci siamo invece nel comparto delle cosiddette nuove droghe, che da noi non si trovano. Si tratta di sostanze create in laboratorio, che provocano sensazioni simili a quelle di hashish e marijuana, vengono chiamate spice e vendute su internet o negli smart shop. Ci sono, tra queste spice , ben nove cannabinoidi sintetici, pericolosi oltre tutto perché nessuno è mai stato provato in laboratorio. Ne fanno uso soprattutto nei Paesi nordici, dove hanno provato a proibirli senza troppo successo. Per aggirare la legge si fabbricano miscele alternative, dette Smoke , Sense eccetera. Ce ne sono una trentina. Senza contare le party pills , o pillole ricreative, contenenti alternative legali alla benzilpiperazina. Gli stupefacenti hanno ammazzato, tra il 1990 e il 2006, tra le 6 mila e le 8 mila persone.
• Non ho voglia di domandarle perché non riusciamo a liberarci di questa piaga. Le altre notizie quali sono?
Molta cronaca minuta, ennesima conferma che il consumo di droghe e di cocaina fa parte ormai del nostro quotidiano più banale, la gente va all’altro mondo con una dose, così come subisce uno scippo o il furto della macchina. Quattro arresti e 26 perquisizioni fra Lombardia e Campania, nel quadro di una vasta operazione antidroga che dura da mesi, che è stata condotta con i cani e che ha finora portato in prigione 10 persone. Due degli arrestati sono albanesi. Altri albanesi sono finiti dentro nel Bergamasco, avevano messo da parte sei etti e mezzo di coca. Idem nel viterbese, un ventiseienne aveva già preparato 11 dosi da spacciare. Eccetera. Forse la notizia più interessante è il sequestro di 101 chili di cocaina in Paraguay. La polvere stava in una segheria vicino ad Asuncion, stavano preparando i cilindri di legno in cui imballarla e spedirla in Italia. Sicuramente i cilindri sarebbero stati nascosti all’interno di un innocentissimo carico di legname. Fino a poco tempo fa per queste operazioni si adoperavano le spedizioni di marmo.
• Poi c’è il caso Marrazzo.
E il caso Mele. E il caso Alemanno. Caso Marrazzo: ha ammesso che ogni tanto consumava cocaina, ha insistito nel dire che non era però un habitué. Caso Mele…
• Chi è Mele?
Si ricorda Cosimo Mele, quello del festino in via Veneto, il deputato della cattolicissima Udc che s’era portato due ragazze in camera, una delle quali divenuta poi famosa, con tanto di foto sulla stampa rosa eccetera? Beh, è in corso il processo e l’altra ragazza – evitiamo adesso di stamparne il nome, poveretta – ha detto che Mele la coca gliel’ha offerta, eccome. Naturalmente bisognerà stabilire se dice o no la verità. Quanto al caso Alemanno: il sindaco di Roma ieri s’è andato a far tagliare i capelli per farli analizzare e mostrare a tutti che lui la droga non la prende e non l’ha mai presa. stato istituito per questo un presidio, nella Capitale, che è a disposizione di tutti i parlamentari che vogliano dimostrare, analisi alla mano, che loro con gli stupefacenti non hanno niente a che fare. Esami volontari, nessun obbligo. Però, se qualcuno si ostina a non farli... beh, a pensar male si fa peccato, ma ci si indovina. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 6/11/2009]
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