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 2009  novembre 06 Venerdì calendario

COCAINA


Droga, l’ultima moda è l’uso di più sostanze -

La cocaina va sempre alla grande, si riaf­faccia l’eroina e la cannabis perde un po’ di fascino, ma adesso la paura è le­gata alle poliassunzioni. Proprio la neve in­fatti è il più popolare ’stimolante’ nel Vec­chio continente, con l’Italia che si mantiene tra i Paesi a maggiore consumo: circa 13 mi­lioni di europei tra 15 e 64 anni hanno pro­vato la cocaina nella loro vita: tra loro 7 mi­lioni e mezzo sono giovani tra 15 e i 34 anni, 3 milioni dei quali l’hanno usata nell’ultimo anno. Questi sono solo alcuni dei dati offer­ti dalla Relazione 2009 sull’evoluzione del fenomeno della droga in Europa, realizzata dall’Osservatorio europeo delle droghe e del­le tossicodipendenze (Oedt), presentato ie­ri in contemporanea a Bruxelles e a Roma.

Sempre più cocaina fra i giovani. Così nei Paesi a più ele­vata prevalenza (Danimarca, Spagna, Irlanda, Italia e Regno U­nito), le cifre in­dicano che nell’ultimo anno l’uso di cocaina tra i giovani si è attestato fra il 3,1% e il 5,5%. Tra chi entra poi per la prima vol­ta in terapia per la disintossicazione, il 22% ha indicato la co­caina come sostanza problematica primaria e nel 2007 sono stati segnalati circa 500 de­cessi associati all’uso della cocaina.
Eroina non più in calo. Un’altra questione preoccupante è il consumo di eroina non più in calo. Non c’è motivo di pensare ad un ritorno alla diffusione «epidemica dell’uso, tipica degli anni ”80 e ”90», però «i problemi sociali e di salute legati a questa sostanza ri­mangono considerevoli», dice il presidente dell’Oedt, Marcel Reimen. E «qualsiasi se­gnale di un possibile peggioramento della situazione rispetto al consumo di questa droga è motivo di notevole preoccupazio­ne ».

Un po’ meno spinelli. Stanno invece mo­strando un calo di diffusione gli spinelli tra i giovani europei. Sebbene la cannabis resti la droga illecita più comunemente usata nel Vecchio continente, continua una riduzio­ne del consumo (in particolare fra i giovani studenti di 15-16 anni) che era già stata re­gistrata lo scorso anno. Sono circa 74 milio­ni gli europei tra 14 e 64 anni che hanno pro­vato cannabis nella loro vita. E circa 22,5 mi­lioni quelli che ne hanno fatto uso nell’ulti­mo anno. Sempre a proposito di cannabis, è meno in­coraggiante il numero dei consumatori re­golari e intensivi, visto che appare possibile come il 2,5% di tutti i giovani europei la usi quotidianamente.

L’allarme ”poliassunzioni”. Tuttavia l’a­spetto che preoccupa maggiormente gli e­sperti è l’uso combinato di diverse sostan­ze stupefacenti – la cosiddetta poliassun­zione – che da tempo «rappresenta uno dei nuovi trend nel consumo di droghe» ed «un serio motivo di allarme». L’uso combinato di sostanze «o causa o complica i già diffi­cili problemi da affrontare sul fronte della lotta alla droga e della tutela della salute». Tant’è che la Relazione Oedt di quest’anno alla poliassunzione è dedicato un docu­mento specifico.

Due o tre sostanze insieme. Fra gli studen­ti più giovani interpellati in 22 Paesi, il 20% ha riferito un consumo di alcool e sigaret­te nell’ultimo mese, il 6% di cannabis con alcool e/o sigarette, l’1% di cannabis con alcool e/o sigarette più un’altra sostanza, dall’ecstasy all’eroina. Tra i giovani adulti (15-34 anni), poi, la poliassunzione è sin­tomo di abitudini più radicate di consumo di sostanze e comporta rischi maggiori. I ’forti’ consumatori di alcol hanno proba­bilità da 2 a 6 volte superiore di aver fuma­to cannabis nell’ultimo anno rispetto ai coetanei e da 2 a 9 volte maggiore di aver usato cocaina.

I giovanissimi italiani. La situazione nel no­stro Paese, guardando ai giovanissimi, è ab­bastanza stabile: un po’ meno cocaina ed e­roina, ma grande attrazione esercitata an­cora dalla cannabis. «Dal 2007 al 2008 – ha spiegato il capo Dipartimento politiche an­tidroga, Giovanni Serpelloni – abbiamo os­servato la diminuzione del consumo di co­caina e di eroina nei ragazzi dai 15 ai 19 an­ni ed un trend in aumento per la cannabis». Proprio quanto a questo aumento tra gio­vanissimi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche anti­droga, Carlo Giovanardi, lo spiega dicendo che «solo da un anno il governo ha avviato politiche di contrasto efficaci che prima e­rano state abbandonate».