Marina Cavallieri, la Repubblica 6/11/2009, 6 novembre 2009
MINI POSATE E QUARTIERI ”NO SINGLE”. ECCO LA CITTA’ A MISURA DI BAMBINO
Case progettate per famiglie, con spazi dedicati ai bambini, lontano dai pericoli e dalle automobili, dove basta gettare uno sguardo dalla finestra per controllare i figli che giocano. Il complesso residenziale, ecologico e "no single", è stato realizzato a Treviso. A Lucca invece alcuni ristoranti si stanno attrezzando per i più piccoli, verranno classificati non più con le stelle ma con i "ciucci", serviranno ad indicare la vocazione ad accogliere non tanto clienti qualsiasi ma quelli con prole al seguito, quindi mini posate, bavaglini, seggioloni, fasciatoi. Ma è l´Alto Adige la regione più sensibile e virtuosa dove da tempo esistono i "familienhotel" con baby’menu e anche matite per disegnare sulla tovaglia di carta mentre si aspetta. Sulle Dolomiti poi c´è il "Brenta bike family", una pista ciclabile, un itinerario senza imprevisti pensato per famiglie sportive. A Roma, come a Como o Pordenone, invece hanno provato a creare il servizio di baby sitting a teatro: mentre i genitori sono in platea, i bambini poco lontano giocano. Anche negli aeroporti continuano a nascere aree riservate ai ragazzi. Con nursery, giochi e cartoni animati. E magari la playstation.
la riscossa della famiglia, la guerra dei bambini che intendono riprendersi i loro spazi. Dopo aver assistito ad un escalation di iniziative per single ecco i progetti per chi solo non è, arrivano le proposte per bambini visti non solo come avidi consumatori: una rete che forse ancora non è una strategia, ma neanche solo business.
«La cosa più bella me l´ha detta mio figlio quando è venuto qui: un bel posto per giocare a nascondino», dice soddisfatto Diego Malosso, imprenditore, che ha realizzato le 36 abitazioni alla periferia di Treviso. «Abbiamo voluto ricostruire un vecchio borgo dove i bambini potessero uscire di casa e incontrarsi. Ci siamo abituati a vivere male, nessuno pensa agli spazi relazionali, negli ultimi anni si è parlato molto di design, di interni ma per la qualità della vita è più importante quello che trovi fuori. Noi abbiamo messo le famiglie e i bambini al centro. un progetto pilota che ci hanno già chiesto di replicare».
E alle famiglie con bambini hanno pensato anche a Lucca con le iniziativa "ciucci al posto di stelle". D´ora in poi, alberghi e ristoranti si qualificheranno in base alla capacità che avranno di ospitare famiglie al completo, con tanto di bambini al seguito anche in tenerissima età. «Sappiamo quanto sia pesante, per chi ha bambini specie se piccoli, partire da casa con tutto quello che è necessario, così ci siamo inventati "A tavola con la famiglia"», spiega Samuele Cosentino, proprietario di un ristorante in via Elisa. Un progetto che la Confesercenti intende allargare per creare il primo circuito di ristoranti e alberghi family friendly in Toscana.
Iniziative, progetti che collocano al centro i bambini e le esigenze dei genitori cancellate da anni di calo demografico, disattese dopo un´era di figli unici. Ora una piccola riscossa: dopo i bambini pedine del marketing ecco a Ronco, in Piemonte, i baby-consiglieri, sono Deborah, Letizia, Mattia e molti altri, fanno parte del neonato consiglio comunale dei bambini, pronti a mettere il naso nell´incomprensibile mondo degli adulti. Ma la guerra dei piccoli, e dei genitori, per la conquista di spazi si può combattere anche a colpi di atmosfere magiche. A Mantova da domenica parte "Segni d´infanzia", festival internazionale d´arte e teatro per l´infanzia, con iniziative disseminate in luoghi nascosti e suggestivi. Come simbolo è stata scelta una tartaruga, caparbia e tenace. Come i desideri che i bambini hanno.