Marco Zatterin, La stampa 6/11/2009, 6 novembre 2009
IN ITALIA SEMPRE PIU’ COCAINA
stato pubblicato ieri il rapporto dell’Osservatorio europeo sulle droghe. Qual è la situazione?
«Con 22,5 milioni di cittadini fra i 15 e i 64 anni di età che l’hanno consumata negli ultimi dodici mesi, la cannabis resta la sostanza illecita più diffusa nell’Ue. Tuttavia i dati confermano un calo di popolarità degli spinelli, soprattutto fra i giovanissimi, mentre cresce la diffusione della cocaina, sniffata da 4 milioni di persone nell’ultimo anno, e da 1,5 milioni negli ultimi 30 giorni».
Le cifre del consumo italiano sono in crescita?
«Siamo sulla vetta europea nel consumo di cannabis. Da noi il 7,2% di chi ha fra 15 e 64 anni ha ”fumato” recentemente e il 14,6% lo ha fatto da dodici mesi a questa parte. E’ un record comunitario, ed è curioso che si rollino più ”canne” nel Bel Paese che in Olanda, dove la modica dose è liberalizzata. Allo stesso modo gli italiani sono nella «top tre» europea della cocaina, assunta almeno una volta nella vita dal 6,8% della popolazione adulta, con lo 0,8% che lo ha fatto nell’ultime mese. Davanti a noi, Spagna e Regno Unito».
Il boom di erba e cocaina conferma la crisi dell’eroina?
«Non proprio. Dopo un netto calo negli Anni Novanta, gli indicatori di tendenze relativi agli oppiacei - nuove domande di terapie, decessi e sequestri - evidenziano uno sviluppo che l’Osservatorio giudica preoccupante. La stima è che vi siano fra 1,2 e 1,5 milioni di consumatori problematici di eroina. Nel 2007 il numero di tossicodipendenti che hanno richiesto un intervento clinico è stato del 6 % più alto rispetto al 2002».
Gli allucinogeni sono sempre richiesti?
«Sì. Due milioni di europei hanno consumato anfetamine nell’ultimo anno e 14 milioni almeno una volta nella vita. E’ una droga che tira nel Regno Unito dove risulta che l’11% della popolazione adulta l’abbia provata anche solo una tantum. La tendenza è in crescita».
Vale anche per l’Ecstasy?
«I volumi sono analoghi. L’Osservatorio ritiene che circa 10 milioni di adulti abbiano ingerito una pasticca magari soltanto per provare, e che due milioni e mezzo lo abbiano fatto negli ultimi dodici mesi. Anche qui la prevalenza più alta è nel Regno Unito, col 7,5% della popolazione che ha provato almeno una volta. In Europa il dato è del 3,1 per cento. La produzione risulta essere concentrata in Belgio e nei Paesi Bassi. La tendenza è stabile».
A proposito. Lsd e funghi perdono popolarità?
«I secondi sono decisamente più richiesti. Ma i dati presentati dagli Stati membri non consentono di formulare statistiche attendibili».
Come vanno le nuove droghe?
«Se è vero che la cocaina è leader insieme con l’anfetamina fra gli stimolanti più comuni nell’Ue, il consumo di metamfetamina si sta diffondendo rapidamente anche per merito della facilità con cui può essere prodotta ”in cucina”. E’ uno psicostimolante tipico dell’Europa dell’Est e della Scandinavia che sta conquistando nuovi mercati. A proposito di questo, che viene comunemente chiamato ”speed”, non ci sono dati di consumo, ma solo il numero dei sequestri, 340 chili nel 2007, quasi tutti in Norvegia, Svezia e Repubblica Ceca. Il dato è in forte aumento».
L’Osservatorio lancia l’allarme «Spice». Perché?
«Si tratta di prodotti in genere commercializzati come ”incenso”. Sulle confezioni sono definiti quali miscela di innocue piante o erbe (sino a 14 ingredienti), ma spesso contengono cannabinoidi sintetici. Si tratta di sostanze di laboratorio che provocano effetti simili a quelli di hashish e marijuana, in genere non testate sull’uomo. Possono essere comprati su Internet o negli smart shop. Il 48% dei negozi online ha la Spice in catalogo. Si trova in 14 paesi, ma non in Italia. Molti governi l’hanno messa al bando, salvo vederla ricomparire in un’altra veste, come ”Smoke” oppure ”Sence”. Secondo l’osservatorio è un assaggio di ciò che ci riserva il futuro».
Quanto si muore di droga?
«Tra gli europei di età compresa fra 15 e 39 anni, l’assunzione di stupefacenti è la causa del 4 per cento del totale dei decessi. In questa fascia, il primato della morte va al Lussemburgo, con oltre 80 vittime della droga ogni milione di morti. In Italia siamo circa a 15».
E quanto ci si ammala?
«Nel 2007 hanno chiesto di entrare in terapia di disintossicazione 400 mila europei. un dato in crescita».
forte il legame fra droga e criminalità?
«Le statistiche dicono di sì. I detenuti condannati per reati connessi alla droga rappresentano tra il 10 e il 30 per cento della popolazione carceraria dell’Ue».