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 2009  novembre 06 Venerdì calendario

Crispino, tra porno e colpi di genio: «Farò come Ryanair...»- MILANO – Ma chi è questo Marco Crispino, l’uomo che sta facendo tremare il calcio italia­no? «Un pornografo in cerca di pubblicità», dicono i nemici, con chiaro riferimento ai film a luci rosse della sua Conto Tv

Crispino, tra porno e colpi di genio: «Farò come Ryanair...»- MILANO – Ma chi è questo Marco Crispino, l’uomo che sta facendo tremare il calcio italia­no? «Un pornografo in cerca di pubblicità», dicono i nemici, con chiaro riferimento ai film a luci rosse della sua Conto Tv. «Un tipo bizzarro, irruento, ma con indubbie qualità e capaci­tà », sostiene chi si è seduto a trattare con lui. «Uno che arriva con un aereo privato, circonda­to da belle telegiornaliste, e vo­la via nella notte», racconta chi l’ha intravisto in una partita di coppa di un club italiano, tra­smessa dalla sua emittente tra le proteste di chi aspettava solo le scene hard. «Chi è Marco Crispino? Uno che cerca chi gli blindi la mac­china, visti i missili che stanno per lanciarmi contro», si pre­senta, scherzando, il diretto in­teressato. Divertito, di quello che sta succedendo e che, so­prattutto, potrebbe succedere se non venisse accolto il ricorso della Lega contro il pronuncia­mento della corte d’appello di Milano che congela la vendita dei diritti satellitari 2010-12 a Sky e mette a rischio il mercato di molti club. «Io gli avvocati me li scelgo bravi». Il ricorso l’hanno prepa­rato Vincenzo Zeno Zencovich e Vincenzo Franceschelli, esper­ti rispettivamente di diritti tele­visivi e diritto privato, entram­bi professori universitari. Crispino, nato a Roma nel ”71 ma cresciuto in Calabria, l’università non l’ha finita. «Ho fatto informatica a Pisa, ma mi sono rimasti due esami». Co­mincia a lavorare facendo il pr di discoteche e pubblicando ri­viste per il tempo libero. Poi ca­pisce che il futuro è altrove («Parlavo di Internet quando nessuno sapeva cosa fosse...»). Il suo portale? «Superpippa Channel». Un nome che è tutto un programma. «Ma era una co­sa scherzosa: la nostra eroina si batteva contro l’impotenza ed il calo del desiderio». Poi i suoi collaboratori vedo­no comparire sulla scrivania a Navacchio, provincia di Pisa, ac­canto alle riviste di informati­ca, anche pubblicazioni sulle tv. «Avevo sentito dire che farsi un canale satellitare era la cosa più facile del mondo». Detto, fatto. E lì comincia la battaglia sui decoder. E cosa trasmette? «Programmi per il benessere e film a luci rosse». Non sosterrà mica che erano goliardiaci an­che questi? «No, il porno rende e non c’era altra possibilità per chi si inseriva in quel merca­to ». Poi il calcio, prendendo quel­lo che gli altri snobbano. Non senza problemi, però. Per la pri­ma fase della Coppa Italia 2008-09 e 2010-11 non ha ver­sato tutte le rate. «C’è un con­tenzioso. Perché? Fanno gioca­re le gare in orari assurdi e il prodotto perde di valore. Vole­vo transare, ma la Lega no». Per la Confindustria del cal­cio Crispino, oggi, è un «sogget­to inaffidabile». Ma lui punta a far rifare i bandi di gara 2010-12, togliere l’esclusiva sa­tellitare a Sky e trasmettere le gare di qualche club. «Voglio fa­re come la Ryanair: è partita con un volo e oggi grazie a idee innovative...». Già, ma nel 2008 il suo fatturato è stato di 2,8 mi­lioni. «E tutti quelli che compra­no casa hanno i soldi? Chiedo­no un mutuo. E poi ci potrebbe essere un finanziatore. Nel mondo dei diritti tv le cose pos­sono cambiare in 30 secondi. Magari, arriva un magnate». E, allora, la domanda cambia: ma chi c’è dietro Marco Crispino?