Roberto Stracca, Corriere della sera 6/11/2009, 6 novembre 2009
Crispino, tra porno e colpi di genio: «Farò come Ryanair...»- MILANO – Ma chi è questo Marco Crispino, l’uomo che sta facendo tremare il calcio italiano? «Un pornografo in cerca di pubblicità», dicono i nemici, con chiaro riferimento ai film a luci rosse della sua Conto Tv
Crispino, tra porno e colpi di genio: «Farò come Ryanair...»- MILANO – Ma chi è questo Marco Crispino, l’uomo che sta facendo tremare il calcio italiano? «Un pornografo in cerca di pubblicità», dicono i nemici, con chiaro riferimento ai film a luci rosse della sua Conto Tv. «Un tipo bizzarro, irruento, ma con indubbie qualità e capacità », sostiene chi si è seduto a trattare con lui. «Uno che arriva con un aereo privato, circondato da belle telegiornaliste, e vola via nella notte», racconta chi l’ha intravisto in una partita di coppa di un club italiano, trasmessa dalla sua emittente tra le proteste di chi aspettava solo le scene hard. «Chi è Marco Crispino? Uno che cerca chi gli blindi la macchina, visti i missili che stanno per lanciarmi contro», si presenta, scherzando, il diretto interessato. Divertito, di quello che sta succedendo e che, soprattutto, potrebbe succedere se non venisse accolto il ricorso della Lega contro il pronunciamento della corte d’appello di Milano che congela la vendita dei diritti satellitari 2010-12 a Sky e mette a rischio il mercato di molti club. «Io gli avvocati me li scelgo bravi». Il ricorso l’hanno preparato Vincenzo Zeno Zencovich e Vincenzo Franceschelli, esperti rispettivamente di diritti televisivi e diritto privato, entrambi professori universitari. Crispino, nato a Roma nel ”71 ma cresciuto in Calabria, l’università non l’ha finita. «Ho fatto informatica a Pisa, ma mi sono rimasti due esami». Comincia a lavorare facendo il pr di discoteche e pubblicando riviste per il tempo libero. Poi capisce che il futuro è altrove («Parlavo di Internet quando nessuno sapeva cosa fosse...»). Il suo portale? «Superpippa Channel». Un nome che è tutto un programma. «Ma era una cosa scherzosa: la nostra eroina si batteva contro l’impotenza ed il calo del desiderio». Poi i suoi collaboratori vedono comparire sulla scrivania a Navacchio, provincia di Pisa, accanto alle riviste di informatica, anche pubblicazioni sulle tv. «Avevo sentito dire che farsi un canale satellitare era la cosa più facile del mondo». Detto, fatto. E lì comincia la battaglia sui decoder. E cosa trasmette? «Programmi per il benessere e film a luci rosse». Non sosterrà mica che erano goliardiaci anche questi? «No, il porno rende e non c’era altra possibilità per chi si inseriva in quel mercato ». Poi il calcio, prendendo quello che gli altri snobbano. Non senza problemi, però. Per la prima fase della Coppa Italia 2008-09 e 2010-11 non ha versato tutte le rate. «C’è un contenzioso. Perché? Fanno giocare le gare in orari assurdi e il prodotto perde di valore. Volevo transare, ma la Lega no». Per la Confindustria del calcio Crispino, oggi, è un «soggetto inaffidabile». Ma lui punta a far rifare i bandi di gara 2010-12, togliere l’esclusiva satellitare a Sky e trasmettere le gare di qualche club. «Voglio fare come la Ryanair: è partita con un volo e oggi grazie a idee innovative...». Già, ma nel 2008 il suo fatturato è stato di 2,8 milioni. «E tutti quelli che comprano casa hanno i soldi? Chiedono un mutuo. E poi ci potrebbe essere un finanziatore. Nel mondo dei diritti tv le cose possono cambiare in 30 secondi. Magari, arriva un magnate». E, allora, la domanda cambia: ma chi c’è dietro Marco Crispino?