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 2009  dicembre 30 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Dal 23 gennaio rischiamo di restare senza voli interni Ryanair per una questione che pare a tutti, francamente, di lana caprina. Quindi sotto dev’esserci qualcos’altro.

Ryanair è quella compagnia irlandese che ti può far viaggiare anche a un euro?
Sì, è la più importante di quelle compagnie cosiddette low cost, cioè che tengono le tariffe basse tagliando i costi in modo pazzesco e facendosi pagare tutti gli extra. Ryanair, per esempio, qualche mese fa ha sondato il mercato per verificare se sarebbe stato possibile far pagare qualcosa al passeggero che vuole adoperare la toilette o una specie di sanzione a chi pesa troppo. Hanno anche studiato l’ipotesi di farti viaggiare in piedi, con sedili verticali distanziati uno dall’altro meno degli attuali. In questo modo entrerebbero più passeggeri. Altro trucco: evitare i grandi scali, come Fiumicino o Linate. Il collegamento con Roma sfrutta Ciampino, per Milano si scende a Orio al Serio, eccetera. Badi che non c’è solo Ryanair. Un’altra compagnia molto presente e aggressiva è per esempio easyJet.

E adesso perché Ryanair vuole lasciare l’Italia?
Per via dei documenti che servono per identificare i passeggeri al momento dell’imbarco. La legislazione italiana consente per questa procedura tutti i documenti rilasciati da un’amministrazione dello Stato. Quindi, oltre a passaporto e carta d’identità, valgono la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d’armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente. un decreto del 2000, il numero 45 del 28 dicembre. Dunque, come mai la questione esplode solo adesso? Ryanair sostiene che in base alla normativa internazionale si può accedere all’aeromobile solo se muniti di passaporto o carta d’identità e chi compra un biglietto Ryanair firma infatti un impegno in questo senso. Solo che in Italia, cioè sui voli interni, non può che valere la legge italiana, quella votata dal Parlamento. Quindi Ryanair, nel pretendere di applicare una normativa più stretta di quella in vigore, si sostituisce in qualche modo al nostro legislatore. Il nostro Ente preposto al volo, l’Enac, l’ha invitata ad applicare la legge italiana e Ryanair ha risposto che allora, dal 23 gennaio, cesserà di offrire voli interni agli italiani. Resteranno attive solo le rotte internazionali. Un guaio per i nostri 10 scali colpiti: Ciampino (Roma), Orio al Serio (Bergamo), Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Pescara, Pisa e Trapani.

L’Italia non è redditizia?
Forse non più. Forse sarà meno redditizia quando lo scalo romano messo a disposizione delle low cost non sarà più Ciampino, chiuso al traffico civile, ma Viterbo. Eppure i dati mostrano che l’Italia è ilmercato più importante di Ryanair dopo quello del Regno Unito: 15 milioni di passeggeri trasportati da gennaio a settembre, quasi quanto Alitalia (16 milioni). Più in generale, in Italia è low cost il 39,5% dei posti aerei sui collegamenti per l’Europa (che adesso non sono in questione: nel 2001 era il 6%) e il 32,8 dei voli nazionali (quelli oggi in pericolo: erano zero nel 2001).

Quindi?
Quindi non si capisce. E anche Vito Riggio, il capo dell’Enac, dice che la cosa gli pare assurda: passeggeri che si lasciano identificare con un documento diverso da carta d’identità o passaporto non sono più dell’1%. Gli irlandesi sono ricorsi al Tar e hanno perso. Ieri il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, con una lettera ufficiale, ha ribadito ai vertici di Ryanair che in Italia valgono le leggi italiane. Ryanair ha risposto che con la sicurezza non si scherza e che è assurdo imbarcare qualcuno checome documento di identificazione ha presentato, magari, una licenza di pesca.

Come finirà?
Se se ne andranno sul serio, ci saranno delle cause, perché Ryanair ha garantito agli aeroporti un certo volume di traffico e se se ne vanno... La mia impressione è che sia una pressione per mantenere Ciampino e non vedersi rifilare Viterbo, che è troppo lontana dalla capitale. L’anno prossimo ci sarà nel traffico aereo, in crisi ovunque, una battaglia mondiale: Frecciarossa, Alitalia che sta faticosamente recuperando, le altre low cost, il petrolio che potrebbe puntare nuovamente sui cento dollari... In questo contesto Viterbo può essere un problema serio. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 30/12/2009]
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