Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  dicembre 30 Mercoledì calendario

Centorrino Mario

• Messina 12 ottobre 1942. Economista. Dal dicembre 2009 assessore regionale siciliano all’Istruzione (Lombardo III) • «[...] cervello di tante svolte del vecchio Pci [...] Totò Cuffaro [...] lo nominò consulente per i problemi relativi al nuovo corso del Banco di Sicilia. Tessera comunista dai tempi di Berlinguer [...] assessore a Messina con un sindaco Pd [...]aveva coniato il termine ”cuffarismo” bacchettando ”l’alleanza letale Cuffaro-Lombardo”. Culmine di una stagione d’attacco lanciata contro i due ex democristiani dal cosiddetto ”movimento dei professori” guidato da Centorrino e dal cattedratico di procedura penale a Palermo Giovanni Fiandaca. [...] ”Pensavo che Lombardo fosse la stessa cosa di Cuffaro. Mi sono accorto che la differenza c’è. Non per venalità. Ma lavorando su un documento chiesto dal governatore, il Codice antimafia per le pubbliche amministrazioni, redatto con il giudice Vigna, con lo stesso Fiandaca. Un’antimafia fatta di leggi, non di cortei”. [...] lo accusano di ondeggiare fra destra e sinistra [...] ha pure un cognato a destra e uno a sinistra. Uno perbene giudice costituzionale in quota Pd, Giuseppe Silvestri, capofila nel no al lodo Alfano. L’altro, Pucci Fortino, avvocato arrestato e sotto processo per il sacco edilizio. In lite col primo, comprensivo col secondo, Centorrino s’è ritrovato al centro delle polemiche per i 23 milioni di euro perduti dal Comune di Messina per il crack della finanza derivata: ”Era tutto maturato prima che io diventassi assessore al Bilancio...”. Fu così che approdò al consiglio di amministrazione della ”Innova Bic”, una partecipata del Comune passata ai raggi X da ”Centonove” [...]» (Felice Cavallaro, ”Corriere della Sera” 30/12/2009).