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 2009  dicembre 30 Mercoledì calendario

DUE PEZZI SULLA CHITARRA DI PICASSO

1. DA FINIRE DI COPIARE - La chitarra di Picasso in una scatola di scarpe di Giordano Tedoldi per Libero - A metà del secolo scorso Pablo Picasso decise di fare un regalo alla figlia Paloma, e, essendo un genio e anche un poeta, come amava definirsi, pensò di realizzare egli stesso un balocco d’artista e costruì la ”Pequena Guitarra para Paloma”. Una piccola chitarra in legno, dipinta a mano e con tanto di firma autografa del Maestro sul retro. La chitarra fu sempre un simbolo prediletto di Picasso, appare (...) (...) tra le mani di Arlecchino nel dipinto ”I tre musici”, o scomposta alla maniera cubista in ”Chitarra sul tavolo”. Era naturale che anche la chitarrina di Paloma sarebbe andata incontro agli onori e ai rischi di un’opera d’arte. E infatti era sparita da due anni, creduta misteriosamente perduta o trafugata, finché non è stata ritrovata ieri dai carabinieri della Stazione Roma Porta Cavalleggeri che ne hanno anche ricostruito la storia. Dopo aver trastullato la piccola Paloma, il pregiato giocattolo venne donato da Picasso all’amico artista Giuseppe Vittorio Parisi. Parisi, insieme alla moglie Wanda Valli, custodì la chitarra di Paloma tra le circa duemila opere della sua personale collezione, finché giunto a 92 anni, complice forse un certo stordimento senile, si lasciò convincere da un noto commerciante cinquantenne di Pomezia, che era riuscito a conquistare la sua amicizia e fiducia, a consegnargli la Pequena Guitarra, dietro il pretesto

2. La chitarra di papà Picasso di Fabio Isman per il Messaggero - SEMBRA un giocattolo, ma non lo è; e nemmeno soltanto un cimelio, o una banale opera d’arte. E’ una piccola chitarra che le mani di Pablo Picasso hanno costruito per la figlia Paloma, nata nel 1949, quand’era piccola: negli anni felici del dopoguerra, vissuti ad Antibes. I carabinieri di Roma l’hanno ritrovata, in una scatola da scarpe, dopo che era stata portata via in maniera rocambolesca al legittimo proprietario cui l’artista l’aveva donata: Il Messaggero lo racconta altrove. Qui, invece, vediamo il ”contesto” (per citare Sciascia), e il valore e il significato del piccolo oggetto. Paloma Picasso, sorella di Claude e oggi creatrice di moda (sua una serie di gioielli per Tiffany), nasce da Françoise Gilot, pittrice che Picasso conosce quando ancora era una studentessa d’arte, c’erano 41 anni di differenza. Il pittore era già stato sposato con Olga Khokhlova, una ballerina di Diaghilev, incontrata a Parigi nella prima Guerra; nel ”27, l’aveva lasciata per Marie-Thérèse Walter, che allora aveva 17 anni; poi, era venuta la fotografa Dora Maar. Françoise accompagna il maestro negli anni della Joie de vivre, come si chiama un capolavoro (titolo originale, Baccanale su bordo del mare) proprio di quella stagione felice, eternata anche da una serie di foto dell’amico Michel Sima nel Palazzo Grimaldi sul Mediterraneo.
Paloma nasce a Vallauris, dove Picasso abita fino al 1955 e dove ha lasciato i grandi pannelli La guerra e La pace; è a Vallauris, anzi, che, nel 1947, l’artista esegue le prime ceramiche, esposte nel 2006 a Venezia, Palazzo Grassi: una passione che non lo lascerà più. Non finirà invece l’amore per Françoise: sarà lei a lasciarlo, stufa delle sue mille infedeltà. Per Picasso, sarà un duro periodo: in numerosi dipinti e disegni ritrae un brutto e vecchio nano, accanto a una giovane ragazza. Ma sarà proprio mentre Picasso lavora nella produzione di ceramiche da lui stesso decorate, che egli s’imbatterà nell’ultima ”fiamma”, Jacqueline Roque. Ma la piccola chitarra resta tra i simboli d’un periodo forse tra i più lieti nella pur lunga vita di Picasso, 92 anni. Costituisce anche una testimonianza dell’incredibile eccletticità dell’uomo, dalle mani prodigiose, capace di misurarsi con tutte le tecniche dell’arte, dalla pittura alla ceramica, dall’incisione alla scultura; perfino al fibrocemento, «una tecnica», spiega Daniela Ferretti, «che il maestro ha sperimentato proprio negli anni d’Antibes».
La felicità au bord de la mer: la piccola chitarra che è stata ritrovata ci riporta a quella stagione. Françoise era una deliziosa ragazza dai lunghi capelli, accovacciata per terra ai suoi piedi (lui, su una sedia), negli spazi certo disadorni, ma riempiti di opere in un fervore creativo, del Castello che era stato dei Grimaldi. Da Antibes a Vallauris (maggio 1948), nella villa La Galloise, acquistata perché, ormai, i due erano una famiglia; nel 1947, era già nato Claude; due anni dopo, sarebbe venuta Paloma, per la quale il padre realizza la ”chitarra ritrovata”.