Angelo Aquaro, la Repubblica 30/12/2009, 30 dicembre 2009
DAL NOSTRO INVIATO
NEW YORK - Punto primo: «Non voglio entrare nei dettagli delle mie fantasie, però si tratta soprattutto di fantasie legate alla Jihad». Punto secondo: «Mi immagino già la grande Jihad, i Musulmani che vinceranno (se Allah vorrà) e domineranno il mondo intero, ristabilendo ancora una volta il grande impero». Punto terzo: «Ma come si fa a tenere per una squadra come l´Arsenal?».
Confessioni di una mente pericolosa. Ci sono deliri e tante ingenuità nei 300 post che dal 2005 Umar Farouk Abdul Muttalab ha affidato all´Islamic Forum Website (www.gawather.com) e alla sua pagina Facebook seguita da 287 amici. Un vero e proprio diario online (svelato ieri da Washington Post e Cbs) in cui Farouk1968 (nickname semplicissimo: nome e anno di nascita) racconta di sé («il mio nome è Umar ma chiamatemi Farouk»), della ricca famiglia e dell´università («ho cercato di entrare in un college americano ma l´esame è stato un disastro!»). Ma anche della difficoltà di seguire le indicazioni del Profeta che di fronte a una donna consiglia di abbassare lo sguardo: «Bastano i capelli di una ragazza a eccitare un uomo».
Farouk combatte tra l´educazione occidentale che riceve e i precetti islamici a cui crede di dover rispondere. Uno scontro di civiltà che si realizza anche nelle piccole cose. In risposta a chi lo accusa di ipocrisia nella sua fede, sì, ma calcistica, risponde: «Che Allah mi perdoni. Sono davvero dispiaciuto: perdonatemi».
Farouk chiede aiuto, consigli: «Mi sento depresso e solo. E credo che questa solitudine possa portarmi problemi». La sua famiglia ora dice che mai e poi mai negli anni aveva mostrato «comportamenti sospetti». Eppure sul web si intravvede il cammino di un ragazzo tormentato. La prima volta che arriva nello Yemen nota che «qui è tutto economico, gli yememiti sono amichevoli». attratto dalla cultura araba ma non sembra un conoscitore: «Islam in Kirghizistan? Qualcuno ha mai sentito parlare di questo paese?». Dal post gli rispondono: «Ma stai scherzando?», e gli mettono anche gli emoticon, i faccini che indicano stupore. Sì, stupore. Come quello di scoprire, oggi, che questo stesso ragazzo a 23 anni ha cercato di farsi esplodere in volo con 80 grammi di Petn che Al Qaeda gli aveva messo nelle mutande. Per uccidere 300 persone.
(a. aq.)
I miei dilemmi
Assalamu Alaykum, fratelli e sorelle. Ho vari dilemmi che voglio tirare fuori e questo mi ha reso molto solitario. E siccome intendo scrivere molto, suggerisco a chiunque voglia seguire questo mio lungo disperato soliloquio di leggere soltanto quel poco che riescono, e di darmi un consiglio, anche se solo una frase. Troverò di grande beneficio e conforto ricevere aiuto da fratelli e sorelle musulmani.
Sono solo e depresso
Sono uno studente in un collegio con pochi musulmani. Da qualche anno faccio un po´ di da´wah (diffusione dell´Islam, ndr), soprattutto raccomandando il bene e proibendo il male, e cerco di avvicinarmi a Dio. Ma ho qualche problema. Prima di tutto, non ho amici. Non perché io non voglia socializzare, eccetera, ma perché la gente non vuole avvicinarsi troppo a me, visto che loro vanno a feste e roba del genere, mentre io no; oppure perché è gente cattiva che mi influenza a fare cose brutte. E così non ho nessuno cui parlare, con cui consultarmi, nessuno che mi sostenga e mi sento depresso e solo. Non so che cosa fare.
Problemi con le donne
Poi penso che questa solitudine mi porti ad altri problemi. Quando mi sento solo, si risveglia in me il naturale istinto sessuale e faccio fatica a controllarlo, a volte questo mi fa commettere peccati minori, ad esempio non abbassare gli occhi. Questo problema mi fa venire voglia di sposarmi per evitare di eccitarmi. Il Profeta consigliava ai giovani di digiunare se non possono sposarsi, ma non è che questo mi sia di grande aiuto. E poi ho soltanto 18 anni (e sto per iniziare l´università, insha Allah, a Londra o in California) e le norme sociali vogliono che uno si sposi dopo la laurea, ed abbia già un lavoro, una casa...
La religione, che impegno
Poi c´è il mio dilemma fra liberalismo e estremismo. Il Profeta diceva che la religione è facile e chiunque tenti di addossarsi un fardello troppo pesante poi lo troverà difficile e non riuscirà a continuare. Perciò ogni volta che mi rilasso, a volte devio, e poi quando m´impegno molto, mi stanco di quel che sto facendo, ad esempio imparare a memoria il Corano, eccetera. Perciò, qual è il giusto mezzo?
Vorrei rapporti più profondi
"Sorella nell´Islam", grazie dei tuoi commenti. Dici che non dovrei sempre parlare di quello che è giusto o sbagliato perché se no è noioso. Hai ragione. Ma vorrei soltanto farti sapere che io scherzo, rido, parlo, socializzo con tutti intorno a me, cercando sempre di non esagerare. Ma poi, come tu certamente sai, nella vita c´è più che solo ridere, scherzare, divertirsi e così via. A volte uno vuole semplicemente avere delle conversazioni un po´ più profonde, delle amicizie un po´ più vere, con dei buoni musulmani, trovare sostegno e incoraggiamento.
In Yemen, finalmente
Assalamu alaykum. Alhamdulillah, Dio sia lodato, s´è finalmente avverato il mio desiderio. Dopo una dura battaglia per decidere dove andare e cosa fare, eccomi nello Yemen. Sto seguendo un corso di lingua araba di tre mesi e finora è magnifico. Ci sono molti studenti inglesi e americani in questo istituto, il Sana´a Institute of Arabic Languages (Sial). anche divertente. L´istituto è al confine tra la città vecchia di Sana´a, per chi vuole un´atmosfera calma, tradizionale, e la città nuova, animata come Il Cairo, dove trovi di tutto, accessori, vestiti (magari non della migliore qualità), da mangiare (Kfc, Pizza Hut, piatti italiani, cinesi, coreani, pakistani, indiani), palestre, parchi di divertimenti...
Studentesse velate
Le classi femminili sono separate. Gli yemeniti sono così amichevoli e ospitali, e modesti nel comportamento, alla maniera islamica. La maggior parte delle donne porta il niqab. Qui si trovano bene sia i musulmani sia i non musulmani. Ce ne sono parecchi di non musulmani, e si stanno divertendo davvero tanto. All´istituto ci sono più maschi che femmine. Non so da quali Paesi vengano né quante siano le donne, eccetera, perché, Masha Allah, come Dio vuole, la maggior parte indossa il niqab, perciò non so se continuo a vedere le stesse donne di continuo, e mi sembrano tante ma sono sempre le stesse, oppure se sono davvero numerose.
Impacci tecnologici
Mi avete chiesto di postare delle fotografie. Credevo che fosse facile, ma è complicatissimo per me. Forse dovrei mandarvele per e-mail, e insha Allah, ve le mando in allegato. Scusatemi per l´inconveniente, riproverò.
Amici, insha Allah sto provando a caricare le foto nel link. Ma anche questo mi si sta rivelando un compito complicatissimo. Ora ci riprovo e poi vediamo che succede.
Eccomi di nuovo, Assalamu alaykum, Dio mi è testimone e Lui sa che ci ho provato. Anche oggi ho passato 3 ore, e lo stesso ho fatto un paio di settimane fa, ma sono impacciato con le tecnologie e per qualche motivo non riesco proprio a scaricare le foto. Perdonatemi. Volevo davvero riuscirci.
La scelta dell´Università
Vorrei studiare ingegneria e business management, ma non so proprio dove andare. Voi che dite? Ho ricevuto offerte da cinque università in Gran Bretagna (Imperial college, Londra; Kings college, Londra; University college, Londra; Birmingham; Nottingham), tre in America (University of California, Berkley; California institute of technology; Stanford), e una in Canada (Mcgill, Montreal). Dove dovrei andare secondo voi? Non ho bisogno di una borsa di studio, ho i soldi e i miei voti sono alti.
Destinazione Londra
Ho scelto, insha Allah, e grazie del vostro aiuto, fratelli e sorelle. Vado all´Imperial college in Gran Bretagna. Ho sentito dire che nei centri islamici in Inghilterra ci sono problemi. Speriamo che non dilaghino in tutto il Paese! Io vorrei condurre una vita strettamente di studi all´Imperial college. Sarà bellissimo studiare sia ingegneria che business management. So che si studia moltissimo. Ma quanto tempo libero c´è? C´è tempo per fare dello sport? Il Canada m´hanno detto che è un Paese sicuro, gli studi sono di buona qualità e valgono i soldi spesi. Ma mi dicono che lì si gela dal freddo.