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 2008  maggio 29 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ecco una lettera apparsa su Internet qualche giorno fa: «Quest’estate dovrei andare a New York. Cercando nei vari siti di prenotazione aerea ho trovato un’ottima offerta che prevede uno scalo a Londra. Il problema è che a Londra da Milano si va con Alitalia, mentre la tratta Londra-New York è effettuata da altra compagnia. La mia perplessità è questa: se in quel giorno l’Alitalia dovesse essere già fallita perderei il diritto di viaggiare fino a New York?»

• Una lettera molto cinica. Il problema delle vacanze supera quello di 18 mila lavoratori messi eventualmente per strada, di una grande azienda chiusa, eccetera.
Sì, però il problema delle vacanze esiste e il pensiero di quel viaggiatore coincide con quello di parecchi italiani: se devo andare all'estero mi conviene prenotare Alitalia o no? Posso dirle che questa domanda, comprensibile, è però assurda? Negli ultimi vent'anni Alitalia ci ha fatto impazzire con i suoi scioperi. Ciononostante abbiamo accettato di buon grado il rischio di prenotarci. Che Alitalia possa smettere di volare la settimana prossima mi pare improbabile. È vero che la depressione è tanta. L'altro giorno ho fatto il check in a Fiumicino e l'impiegato addetto, molto paziente, molto cortese, si consolava con la frase: «Tanto, dura ancora una settimana...» Nonostante tutto, se si deve partire e i prezzi sono convenienti, penso che si possa prenotare Alitalia senza troppi timori.

• Ma se lei stesso l'ultima volta ha detto che l'azienda è tecnicamente fallita.
È tecnicamente fallita da un pezzo. Però la si tiene in vita a forza e dunque la si obbliga a volare. Ieri è stato approvato il bilancio, tutti dicono che la cordata è pronta, Berlusconi starebbe lavorando in silenzio, intanto i 300 milioni sono arrivati e sono stati patrimonializzati...

• Questa non l'ho capita.
L'azionista, cioè il ministero del Tesoro, ha prestato 300 milioni alla compagnia, in modo da garantire, intanto, il pagamento degli stipendi. Con i soldi in cassa in quel momento (era poco prima delle elezioni) non si sarebbe infatti arrivati a fine giugno. L'altra settimana poi il governo ha annunciato che questi 300 milioni non erano più un debito, ma venivano “patrimonializzati”. Il significato è semplicemente questo: l'azionista che ha prestato soldi alla sua società ed è diventato perciò un azionista-creditore rinuncia a un certo punto al suo credito. I 300 milioni cambiano allora di casella: escono dalla casella del debito ed entrano nella caselle delle ricchezze dell'azienda, cioè del suo patrimonio, insieme alle case, ai terreni, alle macchine. È come se si fosse aumentato il capitale.

• Sta dicendo che Alitalia non restituirà mai i soldi che lo Stato le ha prestato?
Esattamente. Una porcheriola che serve alla compagnia per tirare avanti. Si tratta in fondo di 5 euro a italiano. Lo so che è una vergogna, ma che ci vuol fare? Oltre tutto è una vergogna nella quale Prodi e Berlusconi vanno a braccetto. Salvo Tremonti perché so che, quando c'era ancora Air France in ballo, voleva che la partita venisse chiusa con monsieur Spinetta. Oh, naturalmente contro la porcheriola si preparano i fulmini dell'Unione europea. Qualunque cosa dicano Berlusconi e Tajani, i 300 milioni sono evidentemente un aiuto di stato, a maggior ragione adesso che sono stati messi in patrimonio. Ma l'Unione in concreto potrà poco e intanto Berlusconi ha guadagnato tempo. Il bilancio ha certificato perdite per 495 milioni. Senza la patrimonializzazione del prestito il fallimento sarebbe stato inevitabile.

• E la cordata?
Bruno Ermolli, l'incaricato da Berlusconi, dice che ci sono imprenditori pronti a versare un miliardo e mezzo. Su questo si è sentito qualche grido di giubilo, ma, a dir la verità, Air France di miliardi ne aveva pronti 11, tra ricapitalizzazioni, investimenti nella flotta eccetera. Ieri è tornato a farsi sentire il sindacato, nella persona del segretario della Uil, Angeletti: «Insomma, Berlusconi vuol farci sapere che cosa intende fare?». La Marcegaglia, a domanda, se l'è cavata con un sibillino: «È il momento di andare avanti». Scajola ha parlato con molta serietà di «un silenzio operoso», cioè secondo lui anche se non dicono niente si stanno dando da fare. Prevede una soluzione «in poche settimane». Veltroni invece è partito all'attacco: la cordata non esiste, il centro-destra ha fatto saltare l'unica trattativa vera, eccetera. Ha poi annunciato il voto contrario del Pd al decreto relativo ai 300 milioni, approvato ieri dalla Commissione Trasporti della Camera. I democratici voteranno contro proprio per la storia della patrimonializzazione. Tanto, è un “no“ senza rischi, il decreto passerà lo stesso. (leggi)

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