Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  maggio 29 Giovedì calendario

PACIOTTI Cesare

PACIOTTI Cesare Civitanova Marche (Macerata) 1 gennaio 1958. Stilista. «[…] Creatore di sandali gioiello, di stiletto da vertigine [...] A cosa pensa quando disegna le scarpe? “A una cosa sola: le gambe, la parte più bella delle donne. Che, come ha detto uno scrittore, sono il compasso che fa girare il mondo”. Quale provocazione esercitano i tacchi? “Sono l’osso che Dio ha dimenticato di creare. Non sono una provocazione, ma un piacere estetico che giova al corpo femminile, soprattutto ai glutei”. Qual è il piede perfetto? “Quello delle statue greche, con l’alluce più corto. Carla Bruni lo ha così e anche Bianca Balti [...]”. Quanto è importante la caviglia? “È la parte più bella della gamba. Personalmente la preferisco al ginocchio. Molti nostri sandali hanno il cinturino alla caviglia e sono alla schiava”. Trova più stuzzicante il piede nudo oppure leggermente scoperto? “La nudità la trovo animalesca. Meglio un piede semicoperto, ma mai scoprire l’attacco delle dita. È importante far intuire che sono lunghe”. Come definirebbe i feticisti del piede? “I veri feticisti hanno un buon olfatto, ben filtrato da una calza di seta”. […]» (Antonella Matarrese, “Panorama” 8/5/2008).