Maria Corbi, La Stampa 29/5/2008, 29 maggio 2008
Basta film, Alitalia non paga i diritti. La Stampa, giovedì 29 maggio Immaginate un bel volo Roma-Shanghai su un aereo senza musica, e senza televisione? Senza il filmetto che fa passare prima le 14 ore seduti su una poltrona? Bene, sarà meglio iniziare a farlo visto che il rischio esiste, almeno sugli aerei Alitalia
Basta film, Alitalia non paga i diritti. La Stampa, giovedì 29 maggio Immaginate un bel volo Roma-Shanghai su un aereo senza musica, e senza televisione? Senza il filmetto che fa passare prima le 14 ore seduti su una poltrona? Bene, sarà meglio iniziare a farlo visto che il rischio esiste, almeno sugli aerei Alitalia. Il minimo dei problemi, dirà qualcuno, visto che la situazione della compagnia di bandiera è già in crisi di suo. Ma sicuramente un’altra grana da affrontare e che è iniziata con una lettera indirizzata ai piani alti e firmata Edoardo Vianello. Sì proprio lui, il cantante cult di abbronzatissima e dei Watussi, diventato il presidente dell’Imaie, sigla sconosciuta ai più, che tutela i diritti degli artisti interpreti esecutori per proteggere la loro prestazione professionale e far valere il diritto all’equo compenso per il riutilizzo o riproduzione delle opere interpretate o eseguite, secondo quanto previsto dalla legge sul diritto d’autore. In teoria anche le palestre o i parrucchieri dovrebbero pagare l’Imaie se utilizzano cd o dvd. Già lo fanno Rai, Mediaset e Sky. All’appello manca Alitalia che finora è rimasta muta sull’argomento. E visto il rischio bancarotta forse a mancare non è la volontà ma i soldi. E sono molti quelli che dovrebbe dare all’Imaie visto che il calcolo del dovuto si fa in base a tutti gli attori, cantanti, ma anche musicisti di un coro o di un’orchestra, le cui prestazioni artistiche vengono usate durante il viaggio aereo. E se un tempo gli artisti non premevano per soddisfare questo diritto, oggi, in tempi di crisi dello spettacolo in cui più che produrre si replica, le cose sono cambiate. A cavalcare questo nuovo corso è proprio Edoardo Vianello che ha spedito un bel po’ di lettere di avviso ad aziende e associazioni di categoria che ancora non hanno versato nulla nella cassa dell’Imaie. Tra queste l’Alitalia. «Vogliamo aprire una trattativa e siamo disposti anche ad arrivare ad un accordo per il passato. Certo non potremo tollerare oltre perché è nostro diritto partecipare allo sfruttamento delle opere registrate come prevede la legge del 1992. Ci auguriamo che si risolva nel modo più ragionevole per tutti e che la cultura del pagamento del diritto a interpreti ed e esecutori si diffonda». E se le lettere non dovessero avere risposta? Edoardo Vianello è diplomatico e non vuole immaginare una eventualità del genere. Certo è che a quel punto all’Imaie non rimarrebbe che fare causa e potrebbe anche riuscire ad impedire l’uso di musica e audiovisivi sugli aerei. Maria Corbi **** La Stampa, 30 maggio Relativamente all’articolo pubblicato ieri sulla Stampa e intitolato «Basta film, Alitalia non paga i diritti», desideriamo precisare quanto segue, tenuto conto del danno che i contenuti dell’articolo rischiano di arrecare all’azienda. Alitalia acquista programmi audio e video, per l’intrattenimento a bordo degli aeromobili della propria flotta, attraverso fornitori che provvedono al conseguimento di tutti i copyright, le licenze, i permessi ed i diritti di autore ed esibizione e quant’altro necessario per la riproduzione dei predetti programmi. Alitalia provvede al regolare pagamento dei diritti alla Società Italiana Autori ed Editori e alla Società Consortile Fonografici. L’Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori (IMAIE), con lettera ricevuta da Alitalia in data 13 maggio, formulata utilizzando una impostazione standard e non dettagliata, asserendo il mancato pagamento di compensi peraltro non quantificati, ha invitato la Società a prendere contatti finalizzati all’avvio di trattative per stabilire il suddetto compenso. Alitalia, contrariamente a quanto affermato nell’articolo, con lettera raccomandata del successivo 23 maggio ha chiesto all’IMAIE evidenza degli asseriti mancati pagamenti, richiesta che è rimasta ad oggi priva di riscontro, assicurandole comunque di aver avviato delle verifiche sia interne sia con i propri fornitori. SIMONE CANTAGALLO RESPONSABILE RELAZIONI CON I MEDIA ALITALIA